ldquo;Abbiamo deliberato un piano di spesa per quasi sette milioni di euro per affrontare il problema della necessaria attivitagrave; di prevenzione del rischio sismico in Umbria, ma egrave; evidente a tutti che i finanziamenti messi a disposizione dal Governo sono assolutamente insufficienti per una regione ad alto rischio come lrsquo;Umbriardquo;. Lrsquo;assessore regionale Stefano Vinti commenta cosigrave; la delibera adottata dalla Giunta Regionale, su sua proposta, che approva il programma di interventi di prevenzione e rende disponibili le risorse derivanti dallrsquo;ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri del febbraio scorso relativa ai fondi del 2011. ldquo; Ersquo; vero che per la prima volta in Italia si egrave; voluto finanziare, in modo articolato e prolungato negli anni, la problematica della prevenzione del rischio sismico, afferma Vinti. Purtroppo perograve; le risorse messe a disposizione delle Regioni sono molto limitate rispetto alle esigenze effettive.
Lrsquo;Umbria peraltro egrave; stata la prima regione ad emanare una specifica normativa con la finalitagrave; della riduzione del rischio sismico. Questa legge, che risale al 2002, partecipata e condivisa da ordini professionali, forze sociali e produttive ed associazioni di categoria, ha favorito la realizzazione di interventi volti alla riduzione del rischio sismico e la diffusione della cultura della prevenzione. Al di lagrave; degli interventi insomma, la Legge Regionale 18 aveva giagrave; importanti contenuti innanzitutto programmatici; si proponeva lrsquo;obiettivo di disseminare cultura di prevenzione e raccogliere i frutti in un tempo mediamente lungo. Con lrsquo;approvazione di questo programma che interessa grandissima parte dei comuni umbri vogliamo comunque fare un altro passo in avanti per ridurre il rischio nella nostra regione.
Proprio per la limitatezza delle risorse disponibili, abbiamo potuto attivare soltanto tre delle possibili azioni di riduzione del rischio sismico, destinando tra lrsquo;altro per le indagini di microzonazione anche risorse regionalirdquo;. Le Azioni che saranno finanziate riguardano appunto la microzonazione sismica, gli interventi su edifici pubblici strategici per le finalitagrave; di protezione civile e gli interventi strutturali di edifici di proprietagrave; privata.
La Giunta regionale ha definito i criteri per le indagini di microzonazione sismica a supporto degli strumenti urbanistici dando prioritagrave; ai Comuni con piugrave; elevata pericolositagrave; sismica. Saranno eseguite inoltre anche le Analisi della Condizione limite per lrsquo;Emergenza (CLE) degli insediamenti urbani. Lrsquo;esecuzione di tali analisi permetteragrave; una maggiore integrazione delle azioni finalizzate alla mitigazione del rischio sismico, migliorando la programmazione della gestione delle attivitagrave; di emergenza nella fase immediatamente successiva al terremoto.