L'Assemblea legislativa dell'Umbria, non ha ricevuto i 17 voti necessari all'elezione della Porzi, indicata dal Pd. Le votazioni sono aggiornate a domani e si voterà anche per l'elezione dei due vice presidenti alla seduta già convocata per domani pomeriggio alle 15,30.
Le prime tre votazioni si sono concluse con 19 schede bianche, 1 Biancarelli, 1 Porzi; 20 schede bianche, 1 Biancarelli; 20 schede bianche, 1 Biancarelli. Domani, 10 luglio – come previsto – alle 15,30 saranno sufficienti i voti di 11 consiglieri regionali, la maggioranza assoluta dell'Assemblea, per eleggere il presidente che sarà sicuramente Donatella Porzi come a suo tempo aveva anticipato il nostro giornale. Successivamente all'elezione del presidente si procederà a quella dei due vicepresidenti: in questa votazione ciascun consigliere potrà indicare un solo nominativo.
In apertura delle votazioni ci sono stati molti interventi che riportiamo a partire da Giacomo Leonelli , Capogruppo del PD che ha detto ” abbiamo una grande responsabilità , che va oltre il mandato ordinario. Candidiamo Donatella Porzi alla carica di Presidente della Assemblea. Dobbiamo sentirci addosso un giusto orgoglio ed un doveroso senso di responsabilità nel rappresentare la comunità regionale in una fase storica come quella che stiamo vivendo. La Regione non ha soltanto il dovere di dare risposte concrete ai cittadini che attendono l'uscita dalla crisi, ma anche quella di instaurare un un nuovo clima di fiducia con l'elettorato. Sulle nostre spalle abbiamo una grande responsabilità, che va oltre il mandato ordinario. La priorità va data all'occupazione e al mondo del lavoro, con uno sguardo particolare verso le fasce più deboli. Si tratta di una responsabilità che riguarda tutti, ma in maniera particolare il Partito Democratico, che per numero di consiglieri rappresenta la maggioranza assoluta di questa Assemblea. Per questo siamo chiamati a mettere in campo ogni sforzo per arrivare alla sintesi delle varie posizioni, operando sempre per il bene dei cittadini. Oggi siamo chiamati ad eleggere il presidente di questa Assemblea legislativa. Noi mettiamo a disposizione la figura di Donatella Porzi, il consigliere più votato dai cittadini. Donatella Porzi rappresenta indubbiamente una innovazione, una importante novità ed un ottimo segnale per i cittadini perché è al primo mandato regionale e perché sarebbe la prima donna a ricoprire la carica di presidente di questa Assemblea”.
Claudio RIcci in rappresentanza della destra ha parlato di Sobrietà, sintesi e chiarezza ed ha detto ” mi ispiro a ciò che consiglia, nella regola bollata francescana, Onorio III, auspicando che, come previsto nello Statuto della Regione Umbria, si possa guardare con prioritaria attenzione alla tutela delle fasce deboli. Gli ultimi dati della Banca d'Italia circa lo stato dell’economia della nostra regione mettono in rilievo che negli ultimi cinque anni, e in particolare dal 2007 al 2012, ma tale dato rimane permanente anche oggi, il livello di povertà in Umbria è salito dal 2,2 al 10,4 per cento. La tutela delle fasce deboli dovrà essere quindi il punto nodale di riferimento del nostro impegno legislativo. In merito al risultato elettorale dello scorso 31 maggio, credo che il cambiamento sia arrivato. La coalizione di centrodestra, insieme alle liste civiche è stata superata di appena 3,5 punti percentuali dal centrosinistra. Ricordo che nella precedente legislatura la differenza era di circa il 20 per cento. Tutto ciò determina un cambiamento nell'atteggiamento sia di chi governa che in noi, chiamati ad una azione particolarmente incisiva, utile a determinare proposte utili per la Regione e per l'Umbria. Rimane un dato giuridico, legislativo: il 57, 5 per cento degli umbri in realtà non ha votato l’attuale governo che dovrà gestire la Regione, ma per effetto della legge elettorale, ha determinato una maggioranza diversa, che noi rispettiamo, perché quando si determina una legge regionale va rispettata, anche se qualche giorno fa insigni giuristi hanno indicato 'un faro' che dovrebbe essere quello che oggi sovrintende le elezioni dei sindaci (tra il primo o il secondo turno delle elezioni elettorali, occorre prendere il 50% più 1 dei voti). La nostra sarà una opposizione chiara, molto incisiva, ma nella chiarezza e nell’incisività anche molto costruttiva. Noi cercheremo di riproporre, in maniera ancora più approfondita, i punti che hanno caratterizzato la nostra esperienza di proposizione elettorale, auspicando che questa Assemblea possa, quando si determineranno anche riflessioni di natura in particolare economica, dare un segnale chiaro, prevedendo magari riunioni nel quadro ternano, a Palazzo Spada, perché da Terni discende una parte significante del Pil umbro e quindi delle potenzialità anche occupazionali della regione. Ringrazio i miei colleghi, espressione dei partiti e delle liste civiche che hanno appoggiato la mia candidatura per la presidenza della Giunta regionale e che oggi mi hanno voluto dare questo compito di portavoce all’interno di quest'Aula. Per quanto attiene alla proposizione da parte del collega Leonelli, riferita a Donatella Porzi, esprimiamo pertanto un sostanziale apprezzamento per questa figura. Si tratta di una donna con profilo istituzionale, di esperienza, che può determinare profili di cambiamento. Per questo, abbiamo deciso che il nostro orientamento sarà quello di votare scheda bianca, come comunque iniziale segnale di assonanza verso tale proposta. Concludo con un altro passo dello Statuto della Regione Umbria, che parla di progresso civile. Credo che questa Assemblea dovrà guardare soprattutto a questo valore. Il progresso civile è legato alla capacità di mettere insieme le identità locali, le 'torri comunali' in un nuovo localismo strategico dove l’efficacia, l’efficienza delle azioni verso il basso, sono fondamentali e sostanziali. La vera sfida sarà saper combinare i fattori locali: il pubblico, il privato e le associazioni, perché oggi la costruzione di vera speranza si determina soprattutto se si riescono a combinare questi fattori che ancora oggi rappresentano una parte determinante della identità regionale”.
Andrea liberati ha dichiarato ” vogliamo liberarci della cappa politico- giudiziaria che grava in Umbria e marcheremo una netta differenza rispetto al passato, che ci ha mostrato un palazzo asserragliato e chiuso in sé stesso. Penso non sia facile alzarsi la mattina e raccontare grandi menzogne come quella della Regione benchmark che però ha le indennità fra le più alte d'Italia. Si pone in evidenza come questa Regione non sia stata sfiorata dalle indagini: non è vero, perché qui dentro ci sono persone sotto indagine e sotto processo. In Umbria c’è una cappa politico giudiziaria che continua in modo tenace a ottundere la pubblica opinione, perché la pubblica opinione non sa quanto invece sia grave la situazione. Questa cappa è pervicace, ma noi intendiamo liberarcene. Vorremmo sapere perché solo Umbria, e anche la Toscana, sono state esentate dai controlli sulle spese dei gruppi consiliari. E ancora: si parla di una regione competitiva ma è un'altra menzogna perché è la più povera del Centro Italia. Ogni giorno le buche sulle strade umbre ci danno il ritmo e il senso dei servizi che vengono dati. Si è parlato di contrasto alla Mafia: facciamo la commissione apposita ma il problema ce l'abbiamo dentro. Con Mafia capitale i partiti sono delegittimati. Dobbiamo usare il linguaggio della verità, il buon senso è stato perduto da tempo. Noi 5 stelle rappresentiamo il disagio di una generazione, sempre più vasto, quella degli esodati, dei colpiti dalla troika che sta ammazzando il sud Europa. Dobbiamo uscire da questo inciucio permanente tra centrodestra e centrosinistra. Noi non siamo qui per fare 'caciara' ma per lavorare nella trasparenza. Abbiamo chiesto le delibere dell'Ufficio di presidenza e ci sono state date delle sintesi di una riga per ogni atto, dalle quali non si può capire niente. Ci sono enormi problemi di accesso per i cittadini e noi siamo qui a rappresentare loro. Spesso si viene respinti. Ci sono dirigenti che rispondono che non siamo titolati ad avere certe informazioni. Chiediamo di tornare al rispetto dei ruoli reciproci. C'è da ridurre la spesa pubblica. Bisogna rispondere alle esigenze dei cittadini più deboli non con la solita cantilena del lavoro che non c'è. E dobbiamo fare come il Friuli, che ha adottato il reddito di cittadinanza. Infine, chiedo ai cittadini di continuare ad essere qui, con il fiato sul collo di lor signori”.
La Governatrice Marini ha parlato di sfide importanti e risposte da dare alla comunità Ed ha dichiarato ” L'insediamento della X legislatura avviene a 45 anni dalla nascita delle Regioni a statuito e mentre il Parlamento discute di importanti riforme. L'Umbria deve garantire risposte di qualità alla vita civile e sociale della comunità, per fare questo servirà una dialettica nuova, che portino a trovare soluzioni per problemi nuovi e inediti, che incidono sulla vita materiale delle persone e delle imprese umbre. Sarà necessaria una Assemblea che sfrutta fino in fondo le competenze istituzionali e costituzionali del Titolo V, l’autorevolezza di interloquire con il Governo nazionale e con il Parlamento, la capacità di stare nelle decisioni strategiche dell’Unione Europea. Servono una visione e una strategia, con politiche programmatorie e di governo orientate a dare soluzioni. Questa mattina tutti i presidenti delle Regioni si sono incontrati con il presidente della Repubblica, che ci ha trasmesso due messaggi: le Regioni devono tutelare la coesione sociale del Paese, affrontando i temi della disoccupazione e del lavoro, del welfare, della gestione territoriale, dei fenomeni migratori e della nuova immigrazione. Inoltre, ha spiegato Mattarella, nella riforma costituzionale c’è una non reversibilità del processo istituzionale delle Autonomie locali. Le forze politiche di maggioranza hanno proposto Donatella Porzi per il ruolo di presidente di questa Assemblea. Donatella Porzi rappresenta una candidatura autorevole, che ha espresso capacità amministrative e di governo, che ha avuto consenso serio e ampio da parte dei cittadini. Io e Donatella sappiamo di avere anche un ruolo e una funzione in più: per noi è simbolicamente importante che a quarantacinque anni dall’insediamento del primo Consiglio regionale dell’Umbria in questa Assemblea, nella quale nel 1970 non sedeva nessuna donna, oggi possiamo interpretare, attraverso la nostra funzione e il nostro mandato, anche i sogni le aspirazioni, le ambizioni, la voglia di protagonismo delle donne di questa regione”.