Il Mandino – I frequentantori del pian di Massiano hanno avuto a che fare con la poco gradevole compagnia di diverse nutrie, uscite dal laghetto, “alcune delle quali grosse come un capibara”.
Ora a parte i problemi igienici e i relativi pericoli (pochi per la verità secondo gli esperti) per le persone, la questione può diventare incontrollabile. Con la vicinanza della Genna i roditori possono spandersi in molti corsi d'acqua e costituire, per la velocità di riproduzione, una vera e propria calamità per ortolani e agricoltori. Chiedete a quelli del Trasimeno, che nonostante gli annuali piani di abbattimento, non sono riusciti a debellarle.
Ma a sistemare un recinto di qualche centinaia di metri ci vuole un intervento divino o bastano due operai del comune?