Scrive Bartolini: ‘Tanto tuonò che piovve. La stampa ha dato ampio risalto al piano sanitario per l’Umbria che prevede la chiusura del punto nascita ad Assisi e Narni, salvando Castiglion del Lago, Gubbio e Marsciano.
A questo proposito Ricci ha fatto veramente la figura del fantasma. Da mesi e mesi le opposizioni avevano gridato la loro preoccupazione per la morte sempre più certa del nosocomio assisano, di fronte alla sua più totale indifferenza. Infatti, da oltre cinque anni non era stato più nominato il primario di ostetricia, che il sindaco dichiarava sempre prossimo.
I cittadini ed i rappresentanti sindacali, di fronte all’inerzia dell’amministrazione, sono stati costretti a protestare in modo autonomo, soprattutto a seguito delle inaudite accuse di eccessivi allarmismi o protagonismi da parte del sindaco verso chi si “permetteva” di dichiarare che la fine era non più ventilata, ma certa. Ripetutamente si è fatto addirittura fuorviante “portavoce” del direttore dell’ospedale, tranquillizzando sui giornali che sarebbe stato potenziato il parcheggio, che vale poco più di zero rispetto all’importanza dei servizi sanitari.
Addirittura l’intera amministrazione ha gettato fumo negli occhi promuovendo una raccolta di firme come se un sindaco, che è il responsabile della sanità del territorio, avesse bisogno per muoversi di una sottoscrizione popolare.
Ora, con la chiusura del punto nascita, che rendeva obbligatoria la presenza 24h dell’anestesista, non sarà più possibile effettuare interventi chirurgici in urgenza; il servizio di pediatria, molto utilizzato, sarà trascinato anch’esso nella chiusura; in radiologia, non facendosi interventi di urgenza, non si effettueranno indagini fuori del normale orario ed il pronto soccorso, non potendo contare su un servizio di chirurgia 24h, né su quello di radiologia, né su un supporto pediatrico, dovrà trasferire ogni tipo di urgenza in altro ospedale.
Tutto ciò significa, di fatto, la morte di quello nostro per ridurlo ad un modesto centro di comunità.
Alla resa dei conti, la politica rinunciataria e confusa di questa amministrazione è tutta in quel “fantasma” con la fascia da sindaco finalizzata a pubblicità.’