Sfruttare l’oro bianco. L’Italia con oltre 8000 chilometri di coste potrà diventare uno dei più grandi esportatori di ‘oro bianco’ del bacino del Mediterraneo, una ricchezza di cui si avrà sempre più necessità e le pipeline che ora portano da Libia ed Algeria l’oro nero nel nostro paese potranno in futuro viaggiare in senso inverso piene d’acqua.
Non è fantascienza ma semplicemente previdenza perché già oggi l’Onu prevede che la prossima guerra si combatterà a breve in Africa per il controllo dell’acqua del Nilo da parte di 400 milioni di persone (diventeranno presto 700) assetate.
Bisognerà investire energie in ricerca su come produrre acqua al minor costo possibile, utilizzando evidentemente energie rinnovabili o sistemi osmotici che trasformino l’acqua salata in acqua dolce magari con il movimento delle onde o con l’energia solare.
Ma l’Italia è attrezzata a questa sfida con la ricerca ormai ridotta al lumicino ed una classe politica sempre più cieca ed egoista? Ecco un bel compito per le nuove generazioni se vogliono costruirsi un futuro diverso ed ecocompatibile.