E’ in stato di fermo come persona indiziata di infanticidio una ternana di 27 anni, incensurata, residente nel quartiere di San Valentino, già con una figlia, accusata di aver abbandonato il proprio figlioletto neonato in una busta e buttato dietro una siepe vicino ad un supermercato di Terni.
Il provvedimento giudiziario arriva al termine di un lungo interrogatorio che è iniziato venerdì mattina. Con la donna sono stati interrogati il compagno e una familiare. Alla madre è stato contestato il reato di infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale. Ma dall’autopsia sul corpo del bambino che verrà effettuata questa mattina dal professor Mauro Bacci potrebbero venire fuori altri elementi che potrebbero aggravare ulteriormente la sua posizione.
Nel corso dell’interrogatorio la donna avrebbe detto di avere partorito da sola, giovedì mattina, di essersi tagliata da sola il cordone ombelicale sul bidet e di aver posto il piccolo nella busta, coperto con un asciugamano e di averlo poi trasportato nel parcheggio del supermercato Eurospin dove era andata a fare la spesa. Ma si è difesa, da quel che trapela, dicendo che al momento dell’abbandono il bimbo era ancora vivo.
Le motivazioni del gesto sarebbero da ricondurre al fatto che la donna, viste le sue condizioni economiche, non poteva permettersi un secondo figlio.
La donna è stata individuata grazie alla busta che conteneva il corpo, una busta della Primigi dentro cui c’era uno scontrino grazie al quale gli inquirenti sono arrivati a lei.