Sono dati allarmanti quelli relativi alla droga nel corso del 2013: scende infatti il numero dei morti per overdose in Umbria, ma la nostra regione rimane ai vertici nazionali.
Secondo il rapporto della regione Umbria, nel 2012 sono state 24 le morti per droga, il 7,7% in meno rispetto all’anno precedente.
Si tratta di un calo significativo nella provincia di Perugia (che passa da 23 a 18) e un aumento (da 3 a 6) in quella di Terni.
Per motivi demografici i numeri sono maggiori in provincia di Perugia, tuttavia va posto l’accento sulla provincia di Terni: le statistiche del documento tracciano anche il profilo di coloro che muoiono a causa della droga.
Dal 1996 al 2005, è stata registrata in sostanza una certa stabilità per quanto concerne il fenomeno, con un aumento nel triennio seguente segnato dal picco dei 35 morti del 2007 un record mai più toccato, almeno finora.
Il trend ha iniziato a cambiare nel 2009: il numero di decessi è stato il più basso del decennio “solo”(per così dire)18 ma, dal 2010, ecco una nuova impennata che non accenna a diminuire.
Il numero di morti nel 2010 era di 4,1 ogni 100 mila persone, nel 2011 4,5 e nel 2012 4,3: il dato nazionale ancora non è stato diffuso, ma la nostra regione, purtroppo, dovrebbe essere una dell più interessate dal fenomeno delle overdose.
Nella maggior parte dei casi si tratta di uomini (il 100% nel 2012), con un’età media di 35 anni , nel 2012 l‘età media era di 37; il 25% è un over 40, ma questa fascia di età sta registrando un calo, in controtendenza invece i giovani, per lo più di età compresa tra i 25 e 29 anni, in calo invece i 20-24enni.
Purtroppo però, aumentano i decessi tra i soggetti di 30 e 34 anni: 2 nel 2010, 4 nel 2011 e 10 nel 2012, la sostanza stupefacente più gettonata resta comunque l’ eroina.
Prendendo in esame i casi di overdose degli ultimi anni, si registra un 25% di morti tra cittadini stranieri: un morto su quattro nel 2012 non era infatti italiano, altro dato allarmante è anche la crescita di chi arriva da fuori regione, per venire a morire in Umbria dopo aver acquistato droga da spacciatori del mercato locale: nell’ultimo triennio il numero è aumentato, passando da una sola vittima del 2010 alle 6 di un anno fa.
A giocare un ruolo determinante in quest’ ottica è la posizione geografica della nostra regione, considerata da tossicodipendenti e forze dell’ ordine un punto di smistamento strategico grazie alla vicinanza di Lazio, Toscana, ma anche di regioni un po’ più a sud, come la Campania.
Da sottolineare, infine, il grande lavoro svolto dal personale sanitario dei vari 118 dislocati sul suolo umbro, i cui interventi dopo l’ exploit del biennio 2007-2008 che parla rispettivamente di 211 e 238 soccorsi prestati, dal 2009 il dato è abbastanza stabile, attestandosi su una media di 170 chiamate l’anno.