nbsp;ldquo;Escludere le aziende artigiane di laterizi dagli obblighi previsti dalla costituzione di consorzi per la riqualificazione delle grandi imprese del settorerdquo;: questo l’obiettivo di una interrogazione al Ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, presentata dal deputato Pd Carlo Emanuele Trappolino. Il documento egrave; stato sottoscritto anche dalla vice presidente della Commissione Attivitagrave; Produttive di Montecitorio, Laura Froner, dal capogruppo Pd della stessa commissione Andrea Lulli e dal parlamentare del Partito Democratico Ludovico Vico. La legge numero 180 del 2011 prevede infatti la costituzione di un consorzio obbligatorio nel settore dei laterizi (denominato ldquo;Coslrdquo; presso il Ministero dello Sviluppo Economico), che ha come finalitagrave; la gestione di un fondo, alimentato da tutte le imprese consorziate, che incentiva la chiusura delle unitagrave; produttive meno efficienti.
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ldquo;Nelle norme della legge rientrano perograve;, senza distinzioni, sia le grandi industrie che le attivitagrave; di esclusivo indirizzo artigianale ndash; sottolinea Carlo Emanuele Trappolino ndash;. Un provvedimento che quindi rischia di togliere risorse economiche preziose alle piccole e medie imprese, giagrave; duramente colpite dalla contrazione del mercato, per sostenere i grandi gruppi industriali in crisi. La Legge 180 del 2011, pur perseguendo la promozione di modelli di salvaguardia e solidarietagrave; occupazionale fra imprese produttive di uno stesso settore, finisce per costringere gli artigiani a finanziare la riqualificazione o la dismissione delle industrie. Si tratta di una norma penalizzante per la nostra regione: molte aziende artigiane di laterizi sono infatti presenti in Umbria ed in particolare nel comune di Castel Viscardo e nellrsquo;Orvietanordquo;.
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ldquo;Per la qualitagrave; della produzione, per la professionalitagrave; degli addetti, per lrsquo;indotto creato e per il patrimonio storico e culturale che rappresentano, le imprese artigiane dei laterizi sono una delle eccellenze del lsquo;Made in Italyrsquo;, oltre a promuovere un modello di sviluppo lsquo;manifatturierorsquo; compatibile con l’ambiente e la salvaguardia occupazionale e produttiva del territorio.nbsp;ldquo;Aziende artigiane della nostra regione ndash; conclude il deputato Pd ndash; hanno infatti ricevuto attestati di qualitagrave; fornendo anche i materiali per i rifacimenti di importantissimi monumenti simbolo della identitagrave; culturale e storica della nazione italiana quali il Colosseo, la Domus Aurea, la basilica di San Francesco ad Assisi.
Ecco percheacute; piuttosto che fargli pagare i costi della riqualificazione e della dismissione della grande impresa, andrebbero incentivate e salvaguardate, dal momento che contribuiscono, in maniera decisiva, alla manutenzione ed al restauro del patrimonio italiano artistico, monumentale ed architettonicordquo;.
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