(A.L.) La stampa umbra tace, ma per fortuna parla Burchi ai magistrati di Firenze, il tecnico braccio destro d'Incalza finiti entrambi in prigione: «Il ministro Lupi e Incalza hanno già fatto le loro debite pressioni anche per i prossimi obiettivi di Perotti».
Parliamo del tratto della Tav Treviglio-Verona e della Vicenza-Padova, del progetto Quadrilatero Umbria-Marche, della Orte-Mestre e della Nogara-Mare. Burchi conosce gli uomini e sa come funziona la macchina al Ministero: «Se si vuol andare da Lupi bisogna necessariamente passare per Perotti, Cavallo e Girlanda, i tre che presidiano fisicamente il ministero». Ecco qua quanto anticipavamo ieri sui retroscena della grandi pere umbre. Ora basta rileggere le dichiarazioni d'amore dei politici di casa nostra che si sono spesi, votando, per il raddoppio della Orte Mestre, cosa che fa venire più di qualche dubbio. Anche perchè alla fine le mazzette non le avrebbero pagate le imprese aggiudicatrici ma gli umbri con i pedaggi autostradali. Insomma alla fine ci si sente come somari che amano essere bastonati perchè i politici di cui parlavamo sopra sono stati votati e lo saranno ancora una volta, non ne dubitiamo, a piene mani.