La sezione distaccata di Foligno, del Tribunale di Perugia é prossima alla soppressione, con il trasferimento del “servizio giustizia” al Tribunale di Spoleto senza che sia stata, almeno ad oggi, considerata alcuna soluzione compensativa e/o di riequilibrio, utilizzando l’ampio settore di servizi di comune interesse
Le problematiche legate al riordino degli uffici giudiziari prescindono dal mero campanilismo ed investono la piena fruibilità di un servizio, inteso quale manifestazione costante e diffusa della presenza dello stato sul territorio, che dovrebbe essere prossimale, con accesso diretto da parte del cittadino.
Oltre alla soppressione della Sez. Distaccata del Tribunale di Perugia, nello schema di decreto legislativo, avente ad oggetto “Revisione delle circoscrizioni giudiziarie – Uffici dei giudici di pace- è prevista anche la soppressione del l’Ufficio del Giudice di Pace di Foligno, che verrebbe ad essere accorpato a Perugia. L’ Ente locale, però, può chiederne il mantenimento facendosi integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia, nelle relative sedi. anche tramite eventuale accorpamento.
Se la norma non dovesse subire modificazione, nell’ottica della razionalizzazione delle risorse e dell’immenso patrimonio immobiliare (che rimarrebbe inutilizzato) si potrebbe suddividere l’intero”servizio giustizia” dell’area Flaminia/Valle Umbra in due grandi “poli” per cui, il Tribunale dell’intero territorio, avrebbe sede a Spoleto e l’Ufficio Del Giudice di Pace, a Foligno, accorpando tutti i comuni facenti parte del circondario del Tribunale di Spoleto.
L’area vasta, infatti, dovrebbe essere intesa come superamento delle politiche locali, mirare a governare i processi di sviluppo del territorio, per l’ottimizzazione delle risorse e dei servizi, e non può ridursi ad uno strumento per consentire a un territorio di fagocitarne un altro, privilegiando il gretto municipalismo, invece che gli interessi della collettività.
Stefania Filipponi, Impegno Civile