Attraverso un comunicato stampa il consigliere regionale Valerio Mancini (Lega-vice presidente Assemblea legislativa) è intervenuto in merito all’aggressione, avvenuta qualche giorno fa, ad un infermiere del Pronto soccorso dell’ospedale di Perugia annunciando una interrogazione (a risposta scritta) alla Giunta regionale per sapere quanti casi analoghi sono stati censiti e denunciati e soprattutto quali provvedimenti si intendono adottare per ovviare alle evidenti difficoltà di nosocomi umbri e Pronto soccorso.
Mancini ha spiegato “L’aggressione dei giorni scorsi ad un infermiere al pronto soccorso dell’ospedale di Perugia, mentre era in servizio, non è un episodio isolato, per questo chiedo di sapere quanti casi analoghi sono stati censiti e denunciati e soprattutto quali provvedimenti si intendono adottare per ovviare alle evidenti difficoltà di nosocomi umbri e pronto soccorso”.
Così il consigliere regionale Valerio Mancini (Lega –vice presidente Assemblea legislativa) annuncia la presentazione di un’ interrogazione (a risposta scritta) alla Giunta regionale ed in particolare chiede al presidente Paparelli, “trattandosi di argomenti riguardanti l ‘intera collettività e quindi rientranti nel servizio di ordinaria amministrazione”, di “rispondere quanto prima”.
Per Mancini, “gli ospedali umbri sono nel caos più completo. Manca il personale medico sanitario e rispetto al Decreto ministeriale ‘70/2015’(standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera), siamo sotto di oltre 100 posti letto, ma il Pd anziché intervenire in maniera costruttiva sulle reali necessità dei nosocomi umbri, è impegnato nel valzer dei dirigenti e primari”.
Secondo Mancini, con l’aggressione all’infermiere del pronto soccorso perugino, “ancora una volta torna il problema della sicurezza negli ospedali, un argomento trascurato dal Pd che non solo ha tolto il posto fisso di polizia all’interno dei presidi ospedalieri, ma ha persino scelto di non avvalersi di vigilantes privati. Il settore sanitario – aggiunge – già martoriato dalle lunghe liste di attesa e dallo scandalo ‘sanitopoli’ non può più aspettare, i nosocomi necessitano di risposte immediate, non ultimo quello di Foligno con ben 6 unità in meno solo nel Pronto soccorso rispetto alle reali necessità”.