(Gi.Go.) – L’importanza di una immediata diagnosi e di un altrettanto immediato intervento per le persone colpite da ICTUS cerebrale sono stati gli argomenti al centro di un interessante incontro nell’aula 5 della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Perugia nel nuovo complesso annesso all’Ospedale Santa Maria della Misericordia. E’ stato il prof. Giancarlo Agnelli, direttore dello Stroke-Unit (la struttura specifica ed esclusiva per la cura dell’Ictus) del Santa Maria della Misericordia ad iniziare i lavori portando, al folto pubblico intervenuto, il saluto dell’Università e della struttura da lui diretta.
Immediatamente dopo i ringraziamenti all’impegno dei volontari di ALICE per far conoscere le caratteristiche e la gravità di questa malattia e per la quotidiana presenza vicino a quanti sono stati colpiti e hanno bisogno di una assistenza riabilitativa.. “ICTUS: Gestione acuta e post acuta” il tema esposto dal dr. Maurizio Paciaroni.
I punti essenziali del suo intervento: ogni anno in Italia 150.000 persone sono colpite da Ictus: prima causa di invalidità nelle persone adulte e terza causa di morte. L’ictus si può combattere e addirittura evitare modificando certi comportamenti e curando in tempo le malattie che lo possono causare. Importantissimo intervenire nel giro di quattro ore dai primi sintomi chiamando il 118 per un ricovero immediato in una STROKE-UNIT. Al Santa Maria della Misericordia ne è operativa una delle più efficienti in Italia che dispone di 8 posti letto, quando ne servirebbero almeno 16. Malattie di cuore, diabete, pressione alta, fumo, ereditarietà sono i fattori di rischio. La prevenzione: non fumare, dimagrire, non esagerare con l’alcol, mangiare sano: meno grassi e meno sale, più frutta e verdura, controllare la pressione. “L’ictus è un incidente – ha concluso Paciaroni – provocato da ischemia: un’arteria del cervello improvvisamente si ostruisce (trombosi o embolia) oppure da emorragia per la rottura di un’arteria del cervello”.
Adriano Minelli, presidente di ALICE-sede di Ponte S.Giovanni, ha illustrato l’operato dell’associazione: AFA (attività fisica assistita), screening, trasporto disabili ringraziando quanti collaborano con ALICE ricordando la Pro Ponte che, per anni, ha ospitato l’Associazione prima della realizzazione dell’attuale propria sede. La dottoressa Giuliana Costantini ha ricordato la valenza psicosociale del volontariato con le persone colpite da Ictus. I dottori Andrea Giorgetti e Andrea Moretti si sono soffermati sull’Attività Fisica Assistita illustrando l’attività motoria e i risultati ottenuti.
Molto interessanti questi incontri informativi che dovrebbero avere una maggiore frequenza ed essere indirizzati già ai ragazzi delle scuole inferiori e superiori per creare una “cultura” che in famiglia e nella società potrebbe essere di aiuto per la salute degli individui e per una razionalizzazione dei costi di assistenza e di intervento che gravano, pesantemente, su tutti i cittadini. Diffondere, senza allarmismi, certe notizie faciliterebbe il compito delle strutture mediche specifiche. Le statistiche ricordano che il ricovero immediato di cui abbiamo parlato prima in una Stroke-Unit ha ridotto del 18% la mortalità e del 29% la dipendenza.
Intanto proseguirà la collaborazione tra l’Associazione ALICE e la Stroke Unit di Perugia con l’organizzazione di altri 5 incontri a partire da gennaio 2014.
Nella foto il dr. Maurizio Paciaroni