Di Ciuenlai – Non ce l'ha fatta a vedere suo figlio sempre più relegato ai margini della società e ha preso carta e penna e ha scritto “nientepopodimenoche” al Presidente Renzi in Persona.
“Sono la madre di un ragazzo affetto da sclerosi multipla che non può svolgere le mansioni lavorative di prima. Ha una invalidità del 67% e quindi non ha diritto a nessuna indennità. L'assurdo è che anche coloro che superano il 75% percepiscono solo 280 euro al mese. Ora, siccome il più incapace e incompetente politico, che abbia rivestito la più bassa delle cariche istituzionali percepisce un idennizzo mensile con tanti zeri, io come madre e cittadina mi chiedo come in un paese civile una contraddizione del genere non sia sanabile”.
Palazzo Chigi ha risposto ( e di questo gli va dato atto). Dopo aver riconosciuto che “il tema che affronta è di grande importanza e costantemente all'attenzione del Governo” conclude dicendo “francamente e con rammarico, non siamo in grado di darle una risposta concreta ed immediata”. E' l'ammissione che il nostro Welfare, gravato da continui tagli, non prevede nessuna copertura, nessuna assistenza e nessun aiuto a persone colpite da queste gravi patologie e che non ci sono iniziative in vista volte a sanare questa ingiustizia sociale. La risposta è illuminante e assomiglia tanto al titolo di un famoso film di Totò “arrangiatevi!”