Gli effetti collaterali del Coronavirus si fanno sentire anche sull’economia. Un’indagine a campione su cento strutture ricettive, distribuite omogeneamente sul territorio regionale, compiuta da Federalberghi la scorsa settimana rivela che la stima delle distette per quanto riguarda le prenotazioni turistiche si aggira intorno al 60/70 per cento in Umbria tra marzo e aprile.
A quanto sembra dalle prime stime effettuate a pesare sul crollo dei flussi turistici nel bimestre appena iniziato sarebbe l’azzeramento delle gite scolastiche e tutte quelle presenze turistiche legate ad eventi importanti, come il Festival del giornalismo a Perugia ed Economy of Francesco ad Assisi, che sono stati rinviati.
Di fronte a questo situazione, Rolando Fioriti, direttore di Federalberghi, ha rilasciato dichiarazioni in cui ricorda come anche che per la «Pasqua i flussi sono legati prevalentemente al mercato italiano e se l’emergenza Coronavirus dovesse ridimensionarsi è possibile che le festività vengano recuperate in extremis, ma il punto è che per un’inversione di tendenza non possiamo far altro che incrociare le dita».
In questo quadro non certo allettante, Fioriti torna ad avanzare una richiesta alle Istituzioni, vale a dire «lo slittamento delle rate dei mutui e dei pagamenti fiscali per tentare di spegnere l’allarme liquidità di albergatori e anche ristoratori in difficoltà».