Il tema della ricerca è stato al centro dell’incontro al Dipartimento di Lettere, Lingue, Letterature e Civiltà antiche e moderne, in Piazza Morlacchi, con la parlamentare europea onorevole Adriana Galgano, segretario della XIV Commissione parlamentare per le Politiche dell’Unione Europea.
“Un’iniziativa in cui credo profondamente – ha dichiarato Mario Tosti, direttore del Dipartimento, aprendo i lavori nella Sala delle Adunanze, di palazzo Manzoni – in quanto sono certo che il futuro delle scienze umanistiche nell’Università e a Perugia in particolare passa non solo per la didattica, ma dallo sviluppo della ricerca.“Ritengo, infatti, che la crescita dell’attività di ricerca potrà alimentare anche la didattica. E’ un tema che ho affrontato subito dal mio insediamento lo scorso gennaio e che oggi esaminiamo concretamente grazie alla presenza dell’onorevole Galgano, che può dare un prezioso contributo di esperienza e conoscenza per sciogliere i dubbi e i problemi che incontriamo nel tentativo di intercettare i fondi europei. Solo con tali finanziamenti, d’ora in avanti, venendo a mancare la disponibilità di quelli italiani, potrà essere sostenuta l’attività di ricerca dell’Ateneo”.
Presente il professor Marcello Guiducci, delegato di Ateneo per Horizon 2020, che oltre a portare il saluto del Rettore Franco Moriconi ai presenti, tra cui numerosi docenti non solo di Lettere e funzionari amministrativi, ha rinnovato l’impegno dell’Università per mettere in campo nel più breve tempo possibile progetti interdisciplinari di ricerca che siano in grado di ottenere fondi europei. “Stiamo lavorando al programma Horizon 2020 – ha detto Guiducci – ben sapendo di dover includere anche temi sociali nei progetti in allestimento perché rientrino negli obiettivi indicati dall’Europa. Penso alla possibilità di utilizzare i beni culturali e il grande patrimonio di musei, arte e storia di cui disponiamo, per finalizzarlo a migliorare la qualità della vita che è uno degli obiettivi indicati in sede europea”
L’onorevole Adriana Galgano, che ha ricordato di aver frequentato a Perugia il liceo classico Mariotti, ha evocato i grandi ritardi dell’Italia nell’utilizzo dei fondi strutturali europei. Nel periodo 2007-2013 questi ritardi hanno causato la perdita di 29 miliardi di euro.“Si tratta di fondi – ha ricordato la parlamentare europea – finanziati con le tasse degli italiani (l’Italia è al terzo posto in Europa tra i Paesi finanziatori) e che a causa dei ritardi vengono dirottati in altri Paesi. E’ necessario, d’ora in avanti, che di questi temi si parli con frequenza e che l’Università di Perugia prenda contatti con atenei e centri di ricerca anche di altri Paesi per predisporre progetti interdisciplinari che ottengano finanziamenti. Nel programma Horizon 2020 non saranno le nazioni a ricevere i finanziamenti, ma i progetti. Per questo sollecito tutti a sintonizzarsi con questa nuova realtà”.
L’onorevole Galgano ha poi risposto alle numerose domande dei partecipanti, tutte volte ad ottenere informazioni sulle possibilità di organizzarsi per il futuro. Oltre a suggerire un raccordo con gli enti locali, soprattutto la Regione, Galgano ha auspicato che tutti i soggetti italiani, pubblici e privati, trovino un terreno comune e condiviso per tutelare gli interessi nazionali nelle istituzioni europee.