A Solomeo è stato firmato l’accordo per l’acquisto da parte del Gruppo dell’imprenditore umbro Brunello Cucinelli, di un ramo della storica azienda D’Avenza del Gruppo Cecchi di Carrara.
Brunello Cucinelli si farà carico di tutto il personale della D’Avenza, mentre l’acquisto definitivo dello stabilimento, situato a Nazzano a Carrara, e dell’area rimane ancora subordinato allo sblocco della pratica del Sir (Sito di interesse regionale).
Con l’acquisto della D’Avenza, Brunello Cucinelli si prepara ad entrare nel settore degli abiti su misura da uomo, un capo d’abbigliamento di lusso del valore di 4.000 euro a capo. Intanto il gruppo quotato in borsa, dopo l’ incredibile ascesa del 2013, accusa nei primi giorni di gennaio ha subito qualche flessione perdendo alcuni punti percentuali in linea con altre società del comparto luxury. Si tratta comunque di dati relativi al brevissimo periodo e fisiologici di inizio anno che non intaccano le performance semestrali e soprattutto la considerevole crescita su base annua.
Fra i dati della gestione del gruppo si parla infatti di ricavi netti a 322,5 milioni di euro (+15,4% rispetto ai ricavi netti al 31 dicembre 2012). In un comunicato, l’azienda sottolinea che sono i mercati internazionali a trainare lo sviluppo (+21,4%).
L’indebitamento finanziario netto atteso è pari a 16 milioni di euro, a fronte del piano di investimenti per l’ampliamento dello stabilimento di Solomeo e del network di boutique monomarca (38mln). A spingere le vendite la crescita dei mercati Usa (+23,2%) a 109,1 milioni di euro e in Europa (+20%) a 107,9 milioni, in Cina (+52,5%) e in altri paesi, mentre si parla di “marginale flessione delle vendite” nel mercato italiano (-2,9%). Qui nel 2013 il fatturato è stato pari è pari a 66,7 milioni di Euro, rispetto ai 68,7 milioni dei 12 mesi 2012 (con un peso sul totale pari al 20,7%, rispetto al 24,6% del 31 dicembre 2012).“Gli ordini per la primavera-estate – dice Brunello Cucinelli nel comunicato – e il grande apprezzamento della collezione uomo autunno-inverno ci inducono a prevedere anche per il 2014 una crescita a due cifre garbata, sia del fatturato che dei profitti”.