Nella tarda serata del 16 maggio scorso, i militari del nucleo operativo e del radiomobile di Città della Pieve, in collaborazione con quelli della stazione carabinieri di Magione, a seguito di mirata attività investigativa , in frazione San Feliciano del comune di Magione, hanno tratto in arresto in flagranza, per il reato di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti M.M., romano, 40enne, celibe, commerciante, domiciliato nel centro umbro, gravato da precedenti di polizia.
Alcune ore prima dell’operazione, un cittadino telefonava al 112, richiedendo l’intervento dei carabinieri in quanto aveva subito delle minacce telefoniche da un uomo di sua conoscenza. I militari del Nucleo Radiomobile di Città della Pieve, giunti sul posto, hanno acquisito maggiori dettagli dal richiedente l’intervento, il quale riferiva che la persona che lo aveva minacciato aveva esternato minacce di morte verso terze persone, millantando di avvalersi dell’ausilio di un pistola.
Subito i carabinieri sono piombati presso l’abitazione del quarantenne indicato, unitamente a personale del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Città della Pieve e della stazione di Magione, per verificare che effettivamente l’arma da fuoco richiamata fosse presente. Presso il domicilio dell’arrestato, la pistola veniva rinvenuta, occultata in un cassetto del comò della camera da letto, unitamente ad alcuni proiettili. L’arma era illegalmente detenuta. Contestualmente, all’interno della camera, venivano rinvenuti numerosi barattoli in vetro contenenti sostanza stupefacente del tipo marijuana per un peso complessivo di circa 1 chilogrammo. Nel prosieguo dell’attività, veniva accertato che il bagno attiguo alla camera da letto era stato adibito a vera e propria serra per la coltivazione dello stupefacente, in cui erano presenti 10 piante di marijuana alte circa un metro, lampade fitostimolanti, concime per piante, oltre a tre bilancini di precisione.
Tutto il materiale rinvenuto è stato posto sotto sequestro penale. L’arrestato è stato condotto presso gli uffici della Compagnia Carabinieri di Città della Pieve per le incombenze di rito. M.M. è stato associato presso il carcere di Capanne ed il giorno successivo, a seguito dell’udienza presso il tribunale, l’arresto è stato convalidato e disposta la misura cautelare in carcere