A un film girato in parte in Umbria, da una regista che in Umbria ha trascorso l’infanzia e la sua adolescenza e dove vive la sua famiglia, è stato assegnato il Gran Premio della Giuria del 67mo Festival del Cinema di Cannes.
Il film è “Le Meraviglie”, scritto e diretto da Alice Rohrwacher, nata a Fiesole, ma che – come detto – ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza a Castel Giorgio, in provincia di Terni, paese di origine della madre e dove il padre Reinhard svolge la sua attività di apicoltore transumante e dove conduce un agriturismo.
Il film di Alice Rohrwacher, che annovera fra gli interpreti un’altra umbra, la bellissima Monica Bellucci, aveva ricevuto fin da subito il favore del pubblico e di gran parte della critica, che gli aveva attribuito 12 minuti di applausi ed una standing ovation.
Poi il verdetto ufficiale e la consegna del Premio da parte di una commossa Sophia Loren, che ha premiato così la prima donna-regista italiana che ha vinto un riconoscimento così importante al Festival del Cinema di Cannes.
Il film “Le Meraviglie” racconta di Gelsomina, interpretata dalla dodicenne Maria Alessandra Lungu, che in un casale di campagna aiuta il padre Wolfgang a prendersi cura delle api. Wolfgang è un padre alternativo e post sessantottino – con moglie e quattro foglie – lontano dal consumismo e dai pericoli della modernità. Ma la realtà irrompe nell’idilliaca e spartana vita c ampestre con una troupe televisiva, guid ata dalla conduttrice Milly Catena (Monica Bellucci), che sta cercando famiglie che vogliano prendere parte ad un reality show.
Ad irrompere nella vita familiare sarà anche il giovane Martin, un ragazzo uscito dal carcere e che proprio nel casale svolgerà il suo periodo di riabilitazione sociale.
Nonostante che il padre reale delle sorelle Rohrwacher (la sorella di Alice è l’attrice Alba Rohrwacher che è una delle protagoniste del film) sia tedesco ed apicoltore, la regista ha più volte dichiarato che il film non è autobiografico ma piuttosto il racconto di un mondo vicino al suo, dove è forte il legame fra la vita e il lavoro.
Akice Rohrwacher (32 anni) è al suo secondo film, dopo “Corpo Celeste”, presentato a Cannes nel 2011, alla Quinzaine del Réalizateurs, che le è valso il premio come miglior regista esordiente ai Nastri d’Argento dello stesso anno.