L'assessore regionale Fernanda Cecchini, alla sua prima uscita pubblica dopo il successo elettorale, parla del futuro dell'Umbria ,intervenendo alla seduta annuale del Comitato di Sorveglianza del Programma di sviluppo rurale 2007-2013,
che ha il compito di accertare l'effettiva attuazione del programma di sviluppo rurale e che si e' riunita nella sede dell'Assessorato regionale all'Agricoltura, a Perugia.
La Cecchini nel suo intervento ha dichiarato “L'Umbria costruisce il futuro dell'agricoltura per i prossimi cinque anni partendo da solide basi: da una parte i frutti del lavoro svolto e degli investimenti del precedente Programma di sviluppo rurale per la competitivita' delle imprese agricole e agroalimentari, l'innalzamento della qualita' delle produzioni e la diffusione di una rete di servizi sul territorio rurale e dall'altra la sicurezza che ci deriva dall'approvazione del nuovo Programma di sviluppo rurale, con una maggiore dotazione finanziaria rispetto a quello che si conclude”.
L'Assessore ha poi aggiunto “La Regione Umbria é fra le prime cinque alle quali fra fine maggio e giugno la Commissione europea ha approvato il Programma di sviluppo rurale. Forti di questo e prendendo ad esempio il percorso svolto fino ad oggi, siamo nelle migliori condizioni per guardare al futuro. Nel 2014 e nel primo semestre del 2015 – ha aggiunto – e' stata impressa un'accelerazione all'attivita' legata al Psr per garantire la piena efficacia e il completo impiego di tutte le risorse pubbliche”. Ed ha dichiarato “E' necessario ancora mettere in atto ogni possibile azione per la massima utilizzazione delle risorse assegnate che sono pagabili da Agea, l'organismo pagatore del Psr, entro il 31 dicembre 2015. Ma allo stesso tempo abbiamo già attivato i bandi della nuova programmazione relativi a investimenti, a sostegno degli investimenti che migliorano le prestazioni e la competitività delle imprese agricole e agroalimentari, e all'intero arco delle misure a superficie, che riguardano premi per impegni ambientali, biologico, benessere animale, indennitá compensative per zone montane e svantaggiate e che l'Umbria e' al momento l'unica ad aver attivato completamente. Sono state queste le misure che negli anni precedenti hanno ottenuto la maggiore adesione da parte delle imprese.Ripartiamo percio' da qui per continuare un lavoro che in realta' non si e' mai interrotto per la crescita della nostra agricoltura e lo sviluppo economico e occupazionale dell'Umbria”.
Il coordinatore regionale Ciro Becchetti, parlando di Autorità' di gestione del Psr ha confermato che la spesa pubblica del Programma di sviluppo rurale (Psr) dell'Umbria 2007-2013 erogata dall'inizio della programmazione ammonta a circa 655 milioni di euro . Nel corso del 2014 sono stati pagati altri 80 milioni di euro agli agricoltori umbri e altri beneficiari, cui si aggiungono ulteriori 45 milioni di euro pagati nel primo semestre 2015 che, sommati ai pagamenti delle ' precedenti, collocano la spesa del Psr dell'Umbria ad oltre l'83% dell'intera dotazione programmata.
Degli 80 milioni pagati nel 2014, circa il 50 per centoriguardano misure ad investimenti anche attraverso l'introduzione di innovazioni e la restante parte e' stata erogata per gli interventi a carattere ambientale.
Dei 170 bandi pubblici emanati dall'avvio del programma, le domande di aiuto presentate fino ad oggi da imprese agricole e altri beneficiari sono stare 48.000 di cui oltre 43.000 interamente finanziate. A queste si aggiungono oltre 10.000domande finanziate ogni anno agli agricoltori umbri che riguardano il pagamento delle misure agro ambientali per la conferma degli impegni assunti nelle annualità precedenti.
Per raggiungere la piena utilizzazione delle risorse assegnate al Psr dell'Umbria e' necessario in quest'ultimo semestre un ulteriore sforzo: dei 786 milioni di spesa pubblica recata complessivamente dal Psr Umbria 2007-2013 – ormai tutti gia' impegnati – restano da rendicontare ad Agea, organismo pagatore del Psr, entro il 31 dicembre 2015, ancora 130 milioni di euro.
Nel corso della seduta del Comitato di Sorveglianza, sono state inoltre illustrati numeri e obiettivi del nuovo Programma di Sviluppo Rurale dell'Umbria 2014-2020, approvato formalmente il 12 giugno scorso dalla Commissione Europea e dotato di 877 milioni di euro di finanziamenti pubblici europei, nazionali e regionali.
L'attuazione, e' stato ricordato, e' già' in corso in ragione di regolamenti comunitari che prevedono la continuità' di alcune azioni agro ambientali e la possibilità' anche per il sostegno agli investimenti di aumentare gli impegni del Programma 2007-2013 oltre i limiti originari in maniera da realizzare un “overbooking” di iniziative che potranno essere soddisfatte proprio con le risorse della nuova programmazione.
L'Umbria e' stata particolarmente attenta e ha messo in campo una ampia serie di iniziative che hanno consentito alle imprese di non subire un vuoto di un anno nell'avvio delle misure dovuto aitempi lunghi della conclusione del processo di approvazione del Programma.
Il nuovo Psr rappresenta un Programma di grandi dimensioni finanziarie e complessità' di obiettivi che consente di affrontare non solo le tradizionali politiche agricole, ma anche quelle per l'Umbria nel suo insieme di territorio fortemente rurale. Inoltre il programma dell'Umbria dedica all'innovazione una quantità' di risorse più' che doppia rispetto alla media delle altre regioni italiane. Alle risorse della priorità' specifica vanno aggiunte quelle per la realizzazione della banda larga che ammontano a piu' di 36milioni di euro.