La Camminata della Speranza il 22 settembre è un’occasione per accrescere la consapevolezza collettiva sui diritti e sull’inclusione delle persone con disabilità che in Umbria riguarda circa 60.000 persone.
La Presidente Donatella Porzi nel suo intervento ha accolto la conferenza stampa di presentazione della Camminata della Speranza “con la speranza che possa fungere da cassa di risonanza perché tante persone vi possano prendere parte e fruire dell’impegno dell’organizzazione che il sindaco e le associazioni hanno messo in campo per rendere questa giornata ancora più piacevole e più importante; ma anche per questa coscienza che sta crescendo e si sta formando, per la quale anche le istituzioni stanno faticosamente provando a fare il loro dovere.”
“Siamo molto fieri di accogliere per la seconda la Camminata della Speranza nel nostro territorio per un duplice motivo – ha detto Marsilio Marinelli sindaco di San Venanzo – Per lo spirito di collaborazione che vede la popolazione unita nell’organizzazione dell’accoglienza. Il secondo, più importante, è che la Camminata ogni anno, per almeno un giorno, ci obbliga a riflettere sul tema della disabilità e a porci il problema di come garantire a questi cittadini che hanno difficoltà una società migliore.”
L’assessore Roberta Giuliani, che sta seguendo l’organizzazione dell’evento, nel suo saluto ha sottolineato come la Camminata della Speranza è un’occasione per far conoscere il nostro territorio. “San Venanzo – ha ricordato – è un piccolo comune che vive della buona volontà di tutti. Mi sono commossa – ha aggiunto – quando la direttrice Madre Maria Grazia Biscotti, in un incontro con le associazioni, mi ha detto che si è sentita accolta come in una famiglia. Questo è lo spirito con cui lavoriamo e con cui vogliamo fare politica. Facciamo parte della zona sociale n.4 e come amministrazione partecipiamo per essere a fianco del Centro Speranza.”
“Voglio condividere con voi un sogno – ha esordito in conferenza Guido Camanni invitato del direttore sanitario del Centro Speranza a portare la sua testimonianza familiare (ha adottato insieme a sua moglie quattro figli di cui tre con gravi disabilità) e professionale come pediatra presso l’ospedale di Foligno. “E’ maturo il tempo per dare risposte ai bisogni continuativi di salute di bambini e ragazzi con disabilità gravi e gravissime organizzando un’équipe multidisciplinare, formando specialisti che creino un punto di riferimento per le famiglie e i medici di libera scelta, arrivando a prevenire le urgenze e le difficoltà.”
“I genitori di bambini con disabilità grave in Umbria – ha aggiunto Camanni – sono quasi sempre con la valigia in mano, perché purtroppo, si fa fatica a dare risposte a i bisogni continuativi di bambini con disabilità gravi.”
L’evento torna con il sostegno dei vertici politici, ecclesiali e sanitari, delle amministrazioni provinciali e comunali e della zona sociale n. 4 e sono sempre più gli enti del terzo settore, nazionali e regionali impegnati in ambito sanitario e sociale che condividono le finalità etiche e morali dell’evento e partecipano con i comitati territoriali con volontari di Croce Rossa Italiana, Confraternita delle Misericordie, U.n.i.t.a.l.s.i., Protezione Civile.