Nel primo semestre del 2013 le Banche di Credito Cooperativo di Lazio Umbria e Sardegna hanno continuato a sostenere famiglie e tessuto produttivo locale, con una crescita dei finanziamenti complessivi, superiore al 2,4% (rispetto a giugno 2012). A giugno oltre il 92% degli impieghi in essere è stato erogato a famiglie (43%) e settore produttivo (49%).
Le Banche delle tre regioni sono riunite in una Federazione (la Federazione delle Banche di Credito Cooperativo del Lazio Umbria Sardegna) della quale è Presidente Francesco Liberati e vice presidenti sono Maurizio Capogrossi (Vicario) e Antonio Marinelli (Presidente della BCC di Mantignana e Perugia).
E’ quanto evidenzia una nota dell’istituto nella quale si spiega che con una rete di 300 sportelli sul territorio e una base sociale di 60.000 soci, le BCC hanno migliorato la capacità di funding da clientela con un incremento della raccolta diretta pari al 7,6% (rispetto a giugno 2012). La forte posizione patrimoniale, al di sopra degli standards richiesti (total capital ratio al 16,5% e tier 1 capital ratio al 14,7%), consente di fronteggiare l’evoluzione del contesto di rischio a livello locale, che ha fatto registrare un incremento degli impieghi in sofferenza del 20% ca. (rispetto a giugno 2012).
Sul fronte reddituale, la riduzione dei costi operativi (pari al 6% ca.) e l’incremento dell’apporto commissionale (pari al 9% ca.), consentono un trend positivo della redditività complessiva nonostante le dinamiche non favorevoli dei tassi di mercato. L’utile netto semestrale delle 26 BCC Associate alla Federazione delle BCC del Lazio, Umbria, Sardegna (Federlus) è stato di oltre 20 mln di euro (al 31/12/2013 era stato di 40,3 mln di euro).
Nella foto il presidente della fondazione BCC Antonio Marinelli