Cura anti-Covid. Altri due pazienti umbri, sempre a Spoleto, saranno soggetti in queste ore alla somministrazione del Bamlanivimab.
Gli anticorpi-monoclonali sono sostanze (proteine prodotte in laboratorio) che imitano la capacità di difesa del nostro sistema immunitario puntando alla proteina Spike del SARS-CoV-2. Secondo i test effettuati questi farmaci abbattono la carica virale riducendo il rischio che l’infezione evolva in forma acuta. Le terapie vengono somministrate per infusione endovenosa e “sono da effettuarsi - indicano gli esperti Aifa – in un tempo di 60 minuti (seguiti da altri 60 minuti di osservazione) e in setting che consentano una pronta e appropriata gestione di eventuali reazioni avverse gravi.
La squadra coordinata dalla dottoressa Maria Antonietta Calzola, responsabile della struttura semplice laboratorio galenica clinica e contrastografici, è impegnata nella preparazione degli anticorpi monoclonali anti Covid 19.
“In questa fase – spiega la dottoressa Calzola – i farmacisti di galenica dell’Azienda Usl Umbria 2 rispondono, con competenza e tempestività, alle richieste, ai bisogni ed alle aspettative dell’ospedale San Matteo degli Infermi di Spoleto, il primo in Umbria ad aver somministrato la terapia sperimentale anti Covid 19 Bamlanivimab. Nel rispetto delle norme di buona preparazione della farmacopea ufficiale, un sistema complesso di regole per una accurata, precisa e completa tracciabilità di tutte le fasi di preparazione di un farmaco a garanzia della qualità, sicurezza ed efficacia del preparato, giovedì scorso è stato allestito, presso il nostro laboratorio, l’anticorpo monoclonale destinato alla prima paziente umbra nella struttura complessa di Medicina Interna di Spoleto”.