Nessun allarmismo nè emergenza, tuttavia occorre registrare, negli ultimi due giorni, due furti avvenuti in danno di persone anziane, raggirate da delinquenti professionisti senza scrupoli. Gli episodi si sono verificati in due diversi comuni dell’Alto Tevere. In un caso una donna 85enne ha fatto entrare in casa una sconosciuta
che proponeva in vendita tovaglie e centrini fatte a mano. Ad un certo punto la malvivente, dichiarando di avere una sorta di “potere” benefico, ha chiesto all’anziana di mettere in un fazzoletto gli oggetti d’oro a lei più cari in modo tale da poterli benedire. Affinchè la benedizione funzionasse però, gli oggetti dovevano rimanere lì, senza essere toccati, per alcune ore. Facile immaginare come è finita. Quando l’85enne ha aperto il fazzoletto non c’era più niente. Il secondo caso ha visto protagoniste, anche in questo caso, due donne anziane che hanno lasciato entrare in casa due signore dall’aspetto distinto che chiedevano informazioni circa appartamenti in affitto. Una delle due ha distratto con una scusa le proprietarie di casa, mentre la complice ha rovistato in casa rubando circa 300 euro in contanti.
La cosa peggiore da fare è credere che questi ladri, o ladre, utilizzino sempre la stessa scusa o la stessa tecnica. Non si deve focalizzare l’attenzione sul caso di specie. Le scuse per entrare in casa o per farsi consegnare denaro o oggetti preziosi, anche per strada, possono essere migliaia e sempre diverse. Dalla classica truffa dello specchietto ai finti impiegati di banche, poste o Società di Servizi, dai falsi amici di figli o nipoti, ai finti assicuratori che paventano l’imminente scadenza della polizza di congiunti. Il miglior modo di difendersi, e di mettere in condizione di farlo anche le persone anziane, è parlare spesso con loro del problema mettendole in guardia dal diffidare sempre delle persone sconosciute. Mai farle entrare in casa se non dopo aver chiamato un familiare, un vicino di casa o le Forze dell’Ordine.
A questo proposito ancora una raccomandazione. Nel malaugurato caso si rimanesse vittima di un furto o di una truffa, o anche solo se si ha il sospetto di aver avuto a che fare con un malvivente, si devono informare immediatamente Carabinieri (tel.112) o Polizia di Stato (113). Quasi sempre infatti, le Forze dell’Ordine vengono messe a conoscenza dell’accaduto a distanza di troppo tempo (anche alcune ore) per poter tentare di rintracciare i malviventi.