La Banca Popolare di Spoleto ha annunciato che da subito mette a disposizione un plafond di cento milioni di euro per assecondare la crescita del sistema produttivo del territorio umbro. La BpS tiene dunque fede a quanto era stato promesso nel Marzo scorso, al lancio della raccolta di fondi, che ha portato in tempi ristretti a raggiungere l’obbiettivo prefissato. Con una serie di finanziamenti agevolati ed assolutamente competitivi Bps sarà al fianco delle imprese che sapranno migliorare i processi organizzativi e produttivi per essere maggiormente competitivi, che sapranno investire nell’internazionalizzazione dei loro prodotti, che sapranno fare squadra nelle filiere emergenti, che sapranno fare in concreto nuova occupazione.
L’annuncio di questi interventi è stato dato dal Presidente della Banca D’Atanasio aprendo ufficialmente l’incontro nella sede perugina della Banca a Palazzo Ajò, dove si è svolta una tavola rotonda sul tema “Umbria che investe”. All’anno “orribile” dell’economia e del credito – è stato detto – l’ultimo di una serie troppo lunga di anni difficili, adesso si deve rispondere con i fatti e con le azioni.
All’incontro erano presenti oltre alle autorità ed ai rappresentanti delle Istituzioni, anche rappresentanti del mondo del credito, sindaci, imprenditori. Le informazioni sulla raccolta dei fondi e sulla destinazione del plafond, sono state date dal Vice Direttore Generale della BpS Mauro Conticini e dal Direttore Commerciale Emilio Quartucci che hanno manifestato la giusta soddisfazione per il successo della raccolta dei fondi, il cui obbiettivo è stato superato in appena due mesi. La raccolta ha raggiunto 125 milioni di euro, il 70 per cento dei quali nella sola Umbria ed il 30 per cento fuori regione. L’operazione – hanno sottolineato – è il frutto del gioco di squadra di tutti i dipendenti della Banca e anche di coloro – come la Banca d’Italia, che hanno spronato a portare avanti questa iniziativa.
L’operazione legata al plafond di 100 milioni, parte da questo mese e si concluderà in Agosto.
E’ stato chiarito che il plafond chirografario servirà a intervenire anche su iniziative che sono state prese anche dopo il 30 Giugno dello scorso anno, per acquisto macchinari, per macchinari di produttività, per investimenti all’estero e per quelle iniziative con le quali le aziende hanno creato nuova occupazione. Il tasso del 5 per cento che verrà applicato agli interventi finanziari della BPS è da considerarsi conveniente e premiante. Nell’occasione il dottor Quartucci ha tenuto a precisare che la BpS nell’ultimo anno aveva già incrementato l’investimeno (5 per cento in più rispetto agli anni precedent) per il 60% rivolto alle grandi aziende e il 40% alle piccole e medie imprese.
E’ stato chiarito che per investimenti superiori a 250 milioni, verrà applicato al mutuo quindicennale – con garanzia – il tasso del 5,50 per cento (un tasso più basso rispetto a quello chirografario). Trenta milioni di euro sono riservati alla concessione dei mutui per le famiglie umbre e per i giovani; il mutuo verrà concesso con un tasso fisso del 5,50% fino alla scadenza (30 anni). Quartucci ha aggiunto che questi tassi non temono concorrenza, ma soprattutto godono del beneficio del pricing e del tempo di concesione. Il Direttore commerciale Quartucci ha poi chiesto collaborazione ai media affinché il messaggio di questi vantaggi possa arrivare a tutte le imprese ed a tutte le famiglie umbre, sollecitando la collaborazione delle associazioni, delle istituzioni e di organi importanti come le Camere di Commercio di Perugia e Terni.
La Banca Popolare di Spoleto – è stato detto – è a disposizione della clientela, per ottenere informazioni e chiarimenti sull’operazione, con i settanta direttori di Filiale e con i sei gestori Corporate.
Giovanni Antonini, presidente della Spoleto Credito e Servizi ha manifestato la grande soddisfazione per l’importante traguardo conseguito nell’operazione della raccolta dei fondi, che era stata lanciata – ha ricordato – all’inizio di marzo con la campagna il cui testimonial è stato il calciatore Materazzi. La soddisfazione è tanto maggiore se si pensa a ciò che la BPS ha passato e che poteva frenare la sua voglia di ripresa, e se si pensa ancora ai danni che sono stati provocati da notizie che sono state malfornite agli organi di stampa e poi maldiffuse. La soddisfazione di Antonini – come ha detto lui stesso – è anche dovuta al fatto che nessuno avrebbe potuto pensare che una banca piccola come la BpS potesse avere un simile potenziale. Soltanto diversi anni fa – ha aggiunto – venivo considerato spregiudicato quando sostenevo che la banca potesse uscire da quel tunnel drammatico in cui si trovava, e nessuno avrebbe mai pensato che oggi saremmo passati da una piccola banca locale ad una media banca nazionale, con una importante presenza nelle Marche, nel Lazio, in Lombardia e nel Piemonte, con le sedi di Milano e Torino.
Nel momento difficile in cui viviamo – ha detto Antonini – molte piccole banche hanno chiuso i battenti e si sono fuse (o sono state assorbite) da banche più grandi. La BpS e con essa la SCS rimangono ancora forti, sono presenti sul mercato e soprattutto sono indipendenti.
Antonini ha poi ringraziato il Presidente della BpS D’Atanasio e in modo particolare il direttore generale Francesco Tuccari che sta traghettando con la sua professionalità e le sue conoscenze, la Banca verso un futuro migliore.
Importanti gli interventi successivi chiamati a testimoniare il ruolo della Banca e le finalità della collaborazione fra aziende e istituto di credito. Fra questi Marco Caprai (Caprai Vini), Ilaria Caporali (Liomatic), Baldaccini (Umbria Cuscinetti).