550 gli interventi in lista d’attesa previsti presso l’Ospedale San Matteo degli Infermi di Spoleto, trasformato in Covid Hospital.
Non solo interventi chirurgici, ma anche 130 pazienti in attesa di una protesi.
Il sindaco Umberto De Augustinis ha aderito in prima persona all’appello del personale dei reparti di Ortopedia e Chirurgia dell’ospedale spoletino “per il consistente numero di operazioni a cui non hanno la possibilità di dare risposta”, causa la recente ricoversione del San Matteo in ospedale Covid.
“La situazione all’interno dell’ospedale – ha evidenziato il sindaco – è preoccupante: avevano un certo tipo di sanità che dava determinate risposte che oggi non è più possibile evadere”.
Anche il consulente della Regione per il Covid-19, Guido Bertolaso, ha partecipato da remoto alla seduta convocata per l’assestamento di bilancio, nella quale sono state avanzate e accolte alcune pressanti richieste da parte del consiglio, quali la necessità, ribadite da Marco Trippetti, consigliere Pd e rianimatore del San Matteo “di inviare all’ospedale Covid pneumologi, infettivologi e internisti di cui c’è una totale mancanza, così come non abbiamo la presenza h24 del cardiologo”.
Per quanto riguarda l’assunzione e l’assegnazione di incarichi a pneumologi, il consigliere Mario Mancini ha dichiarato che: “La procedura indetta dalla Usl2 […] è andata deserta, ma sono in corso interlocuzioni con uno specialista in organico a Pantalla e altri due in servizio tra Perugia e Città di Castello che forse potranno lavorare alcune ore all’ospedale Covid”.
Bertolaso, intervendo durante l’incontro, ha espresso la volontà della Giunta Regionale e della Presidente Tesei di “restituire il San Matteo come era nelle sue funzioni originarie”.