Spiragli di luce alla Maran di Spoleto. Sciopero sospeso per continuare la trattativa.
Positivo l’esito del tavolo ministeriale sulla vertenza Maran e R&S che si è svolto ieri, 20 settembre, presso il Ministero del Lavoro a Roma.
All’incontro hanno partecipato i dirigenti ministeriali Sapio, Arnesi e il vicepresidente di Gabinetto, Giorgio Sorial, il dottor Marzapane per la società Maran Spa e R&S Srl, Angelo Beretta e Federica Ceccarelli per Hoist Finance, le segreterie nazionali di Filcams Cgil e Fisascat Cisl con i segretari Danilo Lelli e Dario Campeotto, le segreterie regionali con i rappresentanti Cristina Taborro, Simona Gola e Paolo Pierantoni (Uilcom), insieme alle Rsa e alle confederazioni regionali e territoriali di Cgil e Cisl nelle persone di Mario Bravi e Riccardo Marcelli. Era infine presente anche la Regione Umbria nella persona del dottor Mauro Andrielli.
Un summit durato sette ore. Alla fine è stato deciso che lo sciopero inizialmente proclamato fino al 22 settembre è stato sospeso, anche se resta naturalmente lo stato di agitazione. Giovedì a timbrare il cartellino sono stati pochi lavoratori, la maggior parte ha scioperato e alcuni hanno organizzato davanti all’azienda un presidio mentre a Roma era in corso il tavolo.
Spiragli si sarebbero aperti sul fronte centrale, quello dei tagli al personale, che finora pesa 150 posti di lavoro a fronte di un organico di 320 (era 340 all’inizio dell’estate) nelle sedi di Spoleto e Catanzaro. Di quanto il gruppo svedese Hoist, che entro il 30 settembre vuole rilevare Maran in concordato preventivo, abbia ridotto la sforbiciata sugli esuberi non è al momento chiaro, mentre è certo che si continua a trattare.
Sul tavolo anche il nodo della decurtazione dello stipendio per i lavoratori che saranno riassunti, con Hoist che finora ha proposto una sforbiciata del 20 per cento per i prossimi due anni, manifestando negli ultimi giorni, e anche oggi al ministero, la disponibilità ad allentare la presa.
La trattativa, comunque, andrà avanti probabilmente tutta la settimana prossima per arrivare alla firma di un’ipotesi di accordo, che poi dovrà essere approvata dai dipendenti dell’azienda.