De Augustinis messo all’angolo dalla sua maggioranza: l’amministrazione comunale ha le ore contate.
Lo scrive oggi Il Messaggero, sottolineando il fatto che si tratta di un copione già scritto, che attendeva solo di essere recitato, quello andato in scena ieri pomeriggio in consiglio comunale, dove la Lega – seguita a ruota dagli altri alleati (Fdi, Laboratorio e mezza Forza Italia) – ha abbandonato l’aula, proprio mentre ci si apprestava a discutere il controverso tema delle rateizzazioni, per cui i meloniani sono di traverso da mesi.
A far saltare i nervi, negli ultimi giorni, c’era stata la mancata concessione del parere contabile favorevole a un emendamento, da parte del dirigente finanziario Giuliano Antonini.
Ed è soprattutto su questo che ha fatto leva il capogruppo della Lega David Militoni, nell’intervento in cui ha annunciato l’abbandono dell’aula. Una sorta di attacco a quello che è stato di fatto definito come una sorta di “strapotere dei tecnici”, verso cui l’azione politico amministrativa non sarebbe stata, almeno in questo caso, particolarmente incisiva. Ma l’aria di crisi, nella maggioranza, ha origini ben più remote e la decisione di fare lo sgambetto al sindaco Umberto De Augustinis così a ridosso della scadenza per l’approvazione del bilancio di previsione (per il quale mancano all’appello oltre due milioni e mezzo), si presta a diverse interpretazioni.
Non sembra avere dubbi, invece, il presidente del consiglio comunale Sandro Cretoni, in quota Lega, protagonista di un clamoroso fuori onda. La sua lettura non si presta ad ambiguità. La seduta è appena terminata per mancanza di numero legale e Cretoni si rivolge così all’incredulo De Augustinis: “Non ci si crede!”. Il sindaco, a quel punto, prova a esprimergli forti perplessità sulla possibilità di “andare avanti cosi” e Cretoni sbotta: “No, ma l’hanno detto come vogliono andare. Questi vogliono andare a casa e andiamo a casa!”.
De Augustinis: “Vogliono andare a casa? Eh vabbè, arriverà un bel commissario!”. Borbotta ancora Cretoni, con il microfono acceso che continua a registrare: “Oggi sono stati proprio palesi”. A far eco all’imbarazzo proveniente dai banchi della presidenza e della giunta, le proteste dei consiglieri di minoranza, decisi a chiedere al sindaco una presa di posizione, di fronte a uno scenario definito “avvilente”.
LA CRISI
Quanto accaduto ieri pomeriggio, pare abbastanza scontato, avrà delle ripercussioni serie sul futuro dell’amministrazione comunale, la cui tenuta era già compromessa da tempo.