Oggi è il giorno dell’incontro con il Ministro dei trasporti Danilo Toninelli per trovare le migliori soluzioni alla grave crisi economica venutasi a creare con la chiusura del viadotto Puleto.
Nel summit che si terrà alle 16 di oggi verranno chieste al Ministro maggiori garanzie sulla messa in opera dei lavori di manutenzione del viadotto, la riabilitazione della ex statale Tiberina 3Bis, al momento chiusa nel tratto aretino per la presenza di frane, e la concessione degli ammortizzatori sociali da attivare per la collettività dell’area.
Ad avviso di diverse associazioni di categoria la chiusura del tratto della E45 sta causando gravi disagi nei collegamenti e per l’economia delle aziende del tifernate che operano in più settori, dalla cartotecnica, alla meccanica, ai mezzi agricoli.
Ad essere maggiormente danneggiato è il settore dei trasporti e delle stazioni di servizio.
La FIGSC (categoria dei distributori legati alla confcommercio) chiede l’attivazione immediata degli ammortizzatori sociali.
Il Presidente della CNA umbra, Renato Cesca propone che venga effettuato il ripristino della viabilità prima dell’estate “per evitare – dice – un danno irreversibile all’economia dell’Umbria”.
Intanto ieri pomeriggio i dirigenti dell’Anas hanno fatto pervenire al procuratore di Arezzo, Roberto Rossi, l’esito della relazione tecnica ora al vaglio dei consulenti del Pm, gli ingegneri Fabio Canè e Antonio Turco.
Dalla meticolosa analisi e dagli attenti controlli effettuati in loco si evince che la struttura del ponte non presenta complessità critiche in merito alla resistenza e, dunque, il viadotto sequestrato il 16 gennaio dalla Procura di Arezzo, sarebbe in realtà transitabile.
I tecnici dell’azienda nazionale delle strade hanno confermato il risultato di ulteriori ed accurati test effettuati sul calcestruzzo utilizzato e sui piloni portanti giungendo alla conclusione che la struttura generale del viadotto Puleto merita attenzione sulla manutenzione, ma la percorrenza non è a rischio.