Dieci imprenditori agli arresti domiciliari e cinque funzionari del Comune di Roma indagati a conclusione di un’inchiesta della Guardia di finanza coordinata dalla Procura della Repubblica in merito a lavori di manutenzione straordinaria di edifici scolastici della capitale mai effettuati però regolarmente saldati e di ripristino di una strada del centro cittadino che era nel percorso del Giubileo straordinario della Misericordia. Per le spese relative alla riqualificazione della strada era intervenuto anche un privato con un contributo mentre il Comune non ha poi dato quanto previsto.
Quella messa a nudo con l’operazione “Sistema” dai militari del Nucleo Speciale Anticorruzione della Guardia di Finanza dalle prime ore di questa mattina vede coinvolte una trentina di persone, tra imprenditori e pubblici funzionari di Roma Capitale, gravemente indiziati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei reati di corruzione, abuso d’ufficio, truffa ai danni dello Stato, peculato, falso ideologico e materiale e frode fiscale.
Alle dieci ordinanze di custodia cautelare (arresti domiciliari) si aggiungono perquisizioni e sequestri per oltre un milione di euro, tra beni immobili e disponibilità finanziarie. Le ordinanze nei confronti dei legali rappresentanti delle societa’ e i sequestri a carico degli amministratori di fatto e di dirigenti pubblici sono stati emessi dal Gip del Tribunale di Roma, nell’ambito di un’articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica capitolina e condotta dal pm Paolo Ielo.
L’attività del Nucleo Speciale Anticorruzione trae origine dagli accertamenti volti a far luce su illeciti commessi nell’ambito di una procedura d’appalto per l’esecuzione di lavori per la manutenzione straordinaria di quattro edifici scolastici (“Casal Sansoni”, “Pietro Bembo”,
“Montarsiccio” e “Cerboni”) situati nella circoscrizione del XIV Municipio di Roma (Monte Mario).
In tale contesto, è stata acclarata l’esistenza di un accordo tra dirigenti pubblici ed imprenditori, teso alla spartizione delle risorse pubbliche destinate a tali lavori (circa 400mila euro), in forza del quale, a fronte dell’aggiudicazione dell’appalto, gli imprenditori avrebbero corrisposto ai dirigenti pubblici un importo pari al 20% delle somme liquidate per i lavori che si è scoperto non essere mai stati eseguiti.
Un dirigente dell’amministrazione capitolina sarebbe stato “ricompensato” anche mediante l’esecuzione gratuita di lavori di ristrutturazione presso la propria abitazione.
In qualche caso c’è stata l’emissione di fatture per operazioni inesistenti a favore di società vicine a funzionari coinvolti in questo giro. Ulteriori anomalie sono emerse nell’esecuzione dei lavori di riqualificazione della centralissima Via del Melone, nelle vicinanze di Piazza Navona, individuata appunto come una delle strade di passaggio strategiche negli itinerari pedonali verso la Basilica di San Pietro, in vista del Giubileo della Misericordia dell’anno 2016. Secondo quanto si apprende un privato, titolare di un albergo della zona, era intervenuto con un sostanzioso contributo, i lavori pero’ sono cstati di meno e il resto della somma si è volatilizzato.
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Dal canto suo la sindaca Virginia Raggi ha fatto sapere: “Non sono commissariata e mi sento ancora dentro M5S. Se mi dovesse arrivare un avviso di garanzia, valuterò”.
E Massimo Colomban, ex imprenditore di successo vicino alla Casaleggio e con un passato di simpatie leghiste, si sfila dal ruolo di vicesindaco designato. “Non ho tempo e disponibilità – dice – ma sono pronto ad affiancare Raggi nelle scelte strategiche”. Oggi l’incontro con la sindaca per definire questo suo ulteriore ruolo.