Oggi, 13 febbraio 2021, ha giurato il governo di Mario Draghi, il terzo della XVIII legislatura. Il presidente incaricato è arrivato al Quirinale con quasi un’ora d’anticipo rispetto all’inizio della cerimonia di giuramento e così hanno fatto anche i ministri da lui scelti. Tra i primi ad arrivare anche Renato Brunetta, che torna al dicastero della Pubblica amministrazione, Stefano Patuanelli, che dal ministero dello Sviluppo economico passa a quello delle Politiche agricole, e Daniele Franco, nuovo ministro dell’Economia, che prima di varcare il portone del palazzo ha raccolto l’invito dei fotografi e si fa riprendere senza la mascherina.
La lista dei ministri del governo Draghi: ecco tutti i nomi
Draghi dopo aver sciolto la riserva ha letto la nuova squadra di ministri, composta da 8 tecnici e 15 politici (8 donne e 15 uomini).
Le quote delle figure politiche riguardano 4 per i 5 Stelle, 3 per il Partito democratico, 3 per la Lega, 3 per Forza Italia, 1 per Liberi e uguali e 1 per Italia Viva.
Lo scacchiere sarà così formato: ai Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà; all’Innovazione tecnologica Vittorio Colao; alla Pubblica amministrazione Renato Brunetta; agli Affari regionali Mariastella Gelmini; al Sud Mara Carfagna; alle Politiche giovanili Fabiana Dadone; alle Pari opportunità e alla Famiglia Elena Bonetti; alle Disabilità Erika Stefani; al Turismo Massimo Garavaglia; agli Esteri Luigi Di Maio; al Viminale Luciana Lamorgese; alla Giustizia Marta Cartabia; alla Difesa Lorenzo Guerini; all’Economia Daniele Franco; allo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti; alle Politiche agricole Stefano Patuanelli; alla Transizione ecologica Roberto Cingolani; alle Infrastrutture Enrico Giovannini; al Lavoro e alle Politiche sociali Andrea Orlando; all’Istruzione Patrizio Bianchi; all’Università Cristina Messa; ai Beni culturali Dario Franceschini; alla Salute Roberto Speranza. Come sottosegretario alla presidenza del Consiglio verrà proposto Roberto Garofoli.
La formula di giuramento del presidente del Consiglio e dei suoi ministri è prevista dall’articolo 1, comma 3, della legge n. 400/88: “Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione”. Il primo a prestare giuramento è il presidente del Consiglio, che si è posto successivamente al fianco di Sergio Mattarella. Hanno seguito i ministri senza portafoglio e poi quelli con portafoglio. È stata ua cerimonia fluida, senza fronzoli e molto rapida, senza imprevisti e, soprattutto, senza strette di mano.
La cerimonia della campanella ha segnato l’ultimo passaggio del cerimoniale di insediamento del nuovo presidente del Consiglio. Giuseppe Conte si è presentato con una mascherina patriottica col tricolore.