L’ultimo sondaggio Swg, diffuso lunedì sera durante il tg di Enrico Mentana, non dà molte chance ai demostellati. Nelle intenzioni di voto si registra un’altra significativa flessione dei partiti di governo, con il Partito Democratico che nel giro di sette giorni perde un altro 0,6 di punti percentuali, attestandosi al 18,8%. E con il Movimento 5 Stelle che con meno 0,8 scende a 17,8%. Nell’ambito del centrosinistra l’unico dato positivo arriva da Italia Viva (+0,3%) che si posiziona a quota 5,6%. Per il restoi: Sinistra Italiana-Mdp 2,8% (-0,3), Verdi 1,9% (stabile), Cambiamo 1,3% (-0,3), altre liste 2,1% (-0,2).
Discorso completamente diverso sull’altro fronte dove torna a crescere la Lega (34,4%), mentre Fratelli d’Italia guadagna un altro 0,8 e vola al 8,4% (record storico). In crescita anche Forza Italia, 5,5% (+0,4).
Il travaso di voti verso il centrodestra è testimoniato dal flop dei partiti di governo, usciti con le ossa rotte dalle infinite discussioni sui contenuti della legge di bilancio.
In Umbria centrodestra avanti di 10 punti
Per quanto riguarda l’Umbria, anche qui il quadro che si viene a delineare è senza speranze per i giallo-rossi. Lo ha riferito in più di un’occasione il segretario della Lega Matteo Salvini che nei vari interventi tenuti in Umbria ha sempre ribadito la convinzione che la Tesei sarà la nuova governatrice della Regione. E a conforto di tale convincimento ha citato i vari sondaggi sulle intenzioni al voto degli umbri che sono stati resi noti e pubblicati dalle varie testate giornalistiche.
“In Umbria il centrodestra – ha detto Salvini – risulta avanti di quasi dieci punti rispetto alla coalizione civica Pd-M5S. Lo rileva Swg per il Messaggero. Che fissa il punto di oscillazione della forchetta dei due schieramenti al 51,5% per il centrodestra e al 42% per lo schieramento civico Pd-M5s”.
Ma, se non bastasse Salvini ha citato nei vari comizi anche il rilevamento effettuato dal professor Antonio Noto, di “Noto sondaggi” (rivelato nella puntata di Porta a Porta), che dà praticamente gli stessi risultati, con una Donatelli Tesei, candidata del centrodestra (Lega, Fdi e Fi) appoggiata da 5 liste civiche, “che ad oggi otterrebbe tra il 47% e il 51%, mentre quello di Pd e M5S Vincenzo Bianconi, sostenuto da 5 liste civiche, si posizionerebbe tra il 39% e il 43%”.
Tutta la partita quindi si giocherebbe sulla fetta di indecisi, stimati a circa il 29%.