Una donna ha chiamato il numero di emergenza in preda al panico per essere stata picchiata a sangue dal compagno, i carabinieri sono intervenuti in tempo da record nell’appartamento dove vive l’ivoriana 22enne e l’hanno trovata con il volto pieno di sangue e lividi, con l’appartamento che a vista testimoniava la colluttazione con il partner di stessa età e nazionalità .
Durante il primo interrogatorio la ragazza ivoriana ha dichiarato agli agenti di aver trascorso un paio di giorni da un’amica con il figlio di un anno e di essere tornata a casa prima del tempo perché doveva prendere degli effetti personali.
Probabilmente -per questa ragione – sarebbe scaturita una discussione di gelosia è da qui la barbara violenza alla donna da parte del partner, al punto tale che la giovane impaurita e incapace di difendersi ha chiamato il 113 . A questo punto il compagno ancora più infuriato l’ha aggredita fino a sbatterle il volto contro lo stipite di una porta, rompendole uno zigomo.
Immediati i soccorsi del 118 e dei sanitari che hanno confermato i danni fisici ed estetici causati alla giovane ivoriana. L’uomo non avendo validi motivi di difesa è stato fermato ed arrestato per maltrattamenti in famiglia.e su disposizione del Pubblico Ministero, si trova costretto ai domiciliari.
In Umbria si sono creati tanti i punti di ascolto a tutela delle donne picchiate e perseguitate, ma solo a Perugia e a Terni esistono veri centri antiviolenza, dove le vittime possono trasferirsi con i loro figli e seguire percorsi psico-sociali per staccarsi dall’uomo che fa loro del male. A Perugia, dall’apertura del centro a marzo 2014, sono state accolte 559 donne delle quali 345 soltanto tra la fine del 2015 e il 2016. Nel centro di Ponte Pattoli sono stati registrati per periodi brevi 45 minori e 45 donne e dall’inizio 2016 hanno alloggiato lì 18 donne e 13 bambini, l’anno anno 15 donne e 16 bambini.
A Terni la situazione al centro “Liberetutte” non è diversa: dal 2014 al centro si sono rivolte 384 donne, 178 delle quali nell’anno in corso. 25 donne e 27 minorili o invece sono i numeri di quelli che hanno vissuto nel centro.