Indaga la Procura della Repubblica di Perugia sull’ammanco di oltre 3 milioni nel bilancio dell’Università per gli stranieri di Perugia.
A tanto ammontano i crediti non riscossi registrati nel bilancio dell’ateneo causati dalla non riscossione di quote da parte di studenti cinesi iscritti ai corsi Marco Polo-Turandot nel quinquennio 2014-19.
Già lo scorso aprile i revisori dei conti avevano messo gli occhi sul bilancio consuntivo 2018 dell’ateneo, ponendo l’attenzione su un credito significativo nell’ordine dei 400mila euro che risultava “da riscuotere” da parte della Gallenga.
I successivi accertamenti interni hanno fatto emergere come quelle somme fossero probabilmente dovute all’Università da un’agenzia che si occupa di portare studenti cinesi a studiare l’italiano a Perugia. Da qui era partita la verifica dei contratti tra l’Università e l’agenzia, dalla quale sono poi spuntate un paio di denunce che hanno portato all’inchiesta che dovrà far luce sull’intera vicenda.
Facendo i conti ora risulta che rispetto ai 400 mila euro precedentemente rilevati, emerge nel documento consuntivo, presentato in cda nell’ottobre scorso, un ammontare ben più sostanzioso di 3 milioni di euro, sul quale ha espresso parere negativo il collegio dei revisori dei conti (all’epoca in scadenza).
Il direttore generale, Simone Olivieri, fa anche riferimento a due convenzioni false stipulate dalla precedente amministrazione sulle quali sta indagando la procura di Perugia.