Prenotazioni alberghiere in calo di circa il 70% nelle strutture perugine rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Lo scrive oggi Il Corriere dell’Umbria. A soffrire sono soprattutto gli hotel del centro storico, sia a causa del Covid, sia per la mancanza di Umbria Jazz, che si svolgerà in versione ridottissima.
Il calcolo e la valutazione su presenze e flussi nel capoluogo umbro, aggiornati al mese di luglio, arrivano direttamente da Federalberghi.
“Le strutture di Perugia stanno soffrendo molto, spiega il presidente regionale Simone Fittuccia. “Qualcosa si sta vedendo con la mini edizione di Uj ma siamo ben lontani dalla situazione dell’anno scorso. Nel capoluogo siamo sotto del 70%, mentre a livello regionale la perdita si attesta sul 50%”.
A tenere su il comparto è l’extralberghiero. “In questa situazione di post Covid – aggiunge ancora Fittuccia – i turisti preferiscono strutture periferiche, scelgono spazi più aperti nelle campagne perugine e umbre dove magari ci siano la piscina o altre attività all’aria aperta. Il decremento di Perugia appartiene a tutte le strutture collocate nei centri storici”.