Il Personale di Poste Italiane ha comunicato al personale del Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni “Umbria” i propri sospetti relativi a numerose procedure di incasso e riaccreditamento di somme attraverso vaglia postali.
I suddetti movimenti avvenivano sempre in piccole trance e su carte postepay intestate a più beneficiari, la cui autrice si è scoperto essere una donna residente nell’hinterland perugino.
Gli agenti, informati dell’accaduto, isono intervenuti prontamente presso l’Ufficio Postale in questione, dove sono riusciti a cogliere sul fatto la donna, una cittadina italiana, mentre stava tentando di incassare un vaglia postale del valore di 2.997 euro.
I poliziotti, approfondendo il controllo, hanno potuto appurare che la somma riguardava un acconto versato da un ignaro compratore al fine di poter acquistare, online, un’autovettura, seguendo le indicazioni di un “sedicente venditore”.
Dalle successive verifiche della Polizia Postale, è emerso che tali carte prepagate, attivate da cittadini italiani, venivano utilizzate da cittadini di nazionalità nigeriana per la spendita nel Paese d’origine.
L’attività d’iniziativa realizzata dal personale della specialità si è conclusa con il deferimento all’Autorità Giudiziaria della donna per il reato di truffa, la cui attività di “intermediazione”, in un solo mese, ha fruttato circa 30mila euro.