In una nota a firma Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Faisa-Cisal, viene espressa la forte preoccupazione dei sindacati del trasporto pubblico in vista di un nuovo possibile taglio da due milioni di km da parte di Busitalia. E dunque è stato dichiarato lo stato di agitazione.
«Tale decisione – spiegano – si è resa necessaria poiché, dopo i pesanti tagli estivi del 2019, culminati con uno sciopero regionale a fine estate, come organizzazioni sindacali abbiamo inoltrato ben due richieste di incontro alla nuova giunta regionale e al nuovo assessore competente, entrambe ignorate completamente».
«Siamo venuti a conoscenza di probabili nuovi tagli al trasporto su gomma – aggiungono i sindacati – solo su comunicazione dell’azienda. In sostanza, il personale ancora una volta viene abbandonato a se stesso a tal punto da non essere nemmeno informato della tipologia e della mole di servizi soppressi».
Sulla questione c’è da registrare a Palazzo Donini la riunione interna all’amministrazione sul delicatissimo capitolo dei trasporti in cui si è preannunciato l’impegno a calendarizzato un nuovo incontro con i sindaci umbri, insieme ai quali la Regione dovrà disegnare un nuovo assetto in grado di garantire in futuro l’equilibrio del sistema.
Quanto ai sindacati, la presidente Donatella Tesei vedrà nei prossimi giorni i segretari confederali, i quali settimane fa avevano chiesto un incontro per parlare dei tanti temi sul tappeto, trasporti compresi.