Un transessuale, di origine brasiliana, di 43 anni, è indagato per omicidio, per la morte del 22enne di Bastia Samuele De Paoli. L’uomo, assistito dall’avvocato Francesco Gatti, interrogato per tutta la notte in Questura, ha fornito la sua versione dei fatti. Ha detto che dopo essersi appartato insieme a Samuele nella strada in cui ieri mattina è stato ritrovato il cadavere del giovane, c’è stato un rapporto sessuale. E poi ne sarebbe seguita prima una discussione accesa in quanto il ragazzo avrebbe lamentato di non essere stato soddisfatto dalla prestazione, e subito dopo è scoppiata una lite, violenta a tal punto che durante la colluttazione, scesi dalla macchina, nel picchiarsi sarebbero caduti entrambi nel fosso. Lo stesso in cui la mattina dopo è stato ritrovato Samuele. Secondo il racconto del trans, Samuele, rimasto nel canale di scolo gli avrebbe chiesto di aiutarlo ad uscire ma lui non lo avrebbe fatto, andandosene via e lasciando quindi il 22enne ancora vivo. A rivelare le cause della morte sarà dunque l’autopsia in programma per domani.
Dopo il lungo interrogatorio il brasiliano è stato accompagnato al pronto soccorso dove gli sono state riscontrate tumefazioni al volto e quattro costole rotte. Il brasiliano ha escluso di aver consumato droghe insieme al giovane, sostenendo tuttavia che il giovane era molto su di giri, come se fosse stato sotto effetto di alcol e droga.
Al momento all’indagato non sono state applicate misure cautelari ed è denunciato a piede libero. L’avvocato Gatti ha dichiarato: “La mia assistita ha fornito la sua versione, per ora è stata ritenuta congrua dagli inquirenti”.