Sono tre le espulsioni per terrorismo registrate nelle ultime ora, una delle quali condurrebbe nel territorio perugino.
Si tratta di due marocchini di 25 e 26 anni, e di un tunisino di 31 anni.
Quest’ultimo, già nel mirino degli investigatori a causa dei suoi precedenti per droga, era anche sospettato di aver combattuto, nel 2013, in Siria come Foregin Fighters per poi rientrare in Italia.
L’uomo è stato poi rintracciato a Perugia, in un’abitazione di Fontivegge, il 23 agosto scorso per essere successivamente fermato a Torino e rimpatriato via mare con partenza dal porto di Genova, sul suo cellulare sono stati trovati alcuni file audio contenenti dei sermoni di un religioso egiziano che incitava la jihad contro gli ebrei e l’occidente.
Per quanto riguarda gli altri due marocchini erano già tenuti sotto controllo tramite i loro profili Facebook in cui postavano messaggi che inneggiavano alla causa jihadista, e soprattutto erano in contatto con altri combattenti del’Isis operativi e residenti in Siria. I due potrebbero essere tra i proseliti di Mosef El Mkhayar, un’estremista Milanese, detto anche “il reclutatore”a causa della sua opera di convincimento verso i mussulmani in Italia.
A seguito di questi due provvedimenti salgono a 96 le espulsioni nel 2017, e 228 quelle eseguite dal 1 gennaio 2015.