Costruttori e altri imprenditori che devono avere i soldi da Astaldi per i lavori eseguiti, sono disposti a tutto pur di vedere normalizzata la propria situazione. A questi peraltro si aggiungono le maestranze che sono rimaste praticamente a piedi a causa del blocco dei cantieri. E l’intenzione, se non verranno fuori soluzioni nel breve periodo, è quello di manifestare su quella stessa strada che hanno contribuito a costruire. Tutti insieme, Ance, Confartigianato, Cna, Fillea-Cgil, FilcaCisl e Feneal-Uil vogliono dire basta a questo scarica barile di cui nessuno è responsabile. Pronti a bloccare la strada, a far valere le proprie ragioni fermando il traffico sulla Perugia-Ancona.
Il ministero dei Trasporti Toninelli scarica la patata bollente al collega Luigi Di Maio. Secondo gli annunci e le, promesse fatte al coordinamento dei creditori che si è venuto a creare dopo il concordato in bianco del grande gruppo di costruzioni che ha realizzato parte dei lavori del Quadrilatero, ci sarebbe dovuto essere un incontro con il ministro Toninelli. Che era stato chiamato in causa anche dai parlamentari umbri, in particolare da quelli del Movimento 5 stelle che avevano garantito l’interessamento del numero uno del dicastero dei trasporti e sollecitato poi dai presidenti di Umbria e Marche con la richiesta formale di incontro. Ma il summit non c’è mai stato e ora la palla passa di nuovo ai protagonisti di questa storia triste e per ora senza via d’uscita.