Non finisce mai l’attesa per l’esercito dei precari della scuola.
Come riporta Il Messaggero, alla vigilia del concorso straordinario per Infanzia e Primaria, che immetterà in circuito altri aspiranti, sono oltre 1.400 i docenti umbri delle graduatorie ad esaurimento Gae ancora in fila per un posto di ruolo. Tanti, tantissimi i prof abilitati che da anni sperano nel salto cui si aggiungono quelli “in attesa” dal concorso 2016, che fra posti comuni e sostegno sono altri 186. Proprio in vista del concorso che sarà con graduatorie regionali, per rendere chiara la prospettiva a chi deciderà di mettersi in fila, l’Usr dell’Umbria ha pubblicato la situazione attuale del mondo dei precari della scuola umbra per Infanzia e Primarie. Intanto i posti di ruolo già assegnati l’anno scorso. Le nomine in ruolo previste dal contingente per l’anno scolastico 201819 hanno riguardato 173 docenti tra posti comuni (per la Primaria 66 a Perugia e 13 a Terni; per l’Infanzia 61 nel capoluogo e 18 nel Ternano) e posti di sostegno che nel complesso sono stati 15.
Ben diversi i numeri dei docenti che non sono entrati e che si sono dovuti accontentare di incarichi annuali.
A Perugia in attesa di un posto comune da Gae sono 499 per la scuola d’Infanzia e 407 per la Primaria cui si aggiungono 45 in attesa nella graduatoria per il Sostengo. A Terni sono in fila 244 precari Gae dell’Infanzia, 205 della Primaria e 8 del sostegno. A questi vanno aggiunti i 186 prof che hanno superato il concorso 2016 senza aver visto ancora il posto.
Ecco che nel complesso si arriva all’esercito di quasi 1.600 precari, e ci vorranno anni perché tutti trovino la “pace” con il ruolo anche perché il meccanismo delle nomine prevede che solo il 50% dei posti disponibili vada a chi è inserito nelle Gae che solo per alcuni insegnamenti sono esaurite; la restante metà dei posti va sempre a chi proviene da concorso. E proprio di concorso straordinario per Infanzia e Primaria si parla in questi giorni: fra due settimane (alla mezzanotte del 12 dicembre) scade infatti il termine per le domande di ammissione. E qui c’è già la battaglia per allargare le maglie dei titoli necessari. Al momento sono messi al concorso per posti comuni chi ha il diploma magistrale con valore di abilitazione conseguito entro l’anno scolastico 2001-2002 e diploma sperimentale a indirizzo linguistico, oltre ovviamente i laureati in Scienze della Formazione Primaria.
Altro vincolo: aver svolto, presso le scuole statali, nel corso degli ultimi otto anni scolastici, almeno due annualità di servizio specifico nella scuola dell’infanzia o primaria, anche non continuative, sia su posto comune che di sostegno. La procedura concorsuale si articola in una prova orale di natura didattico-metodologica della durata complessiva massima di 30′ con interlocuzioni anche in inglese e nella successiva valutazione dei titoli. Insomma un concorso in stile “cotto e mangiato” ma con tanto, tanto tempo per digerirlo.