“Abbiamo grande preoccupazione in vista della riapertura delle scuole a settembre perché non ci sono provvedimenti concreti da parte degli enti locali, quindi Regione, Province e Comuni, in termini di edifici messi a disposizione e trasporti. Così si rischia di non riaprire in totale sicurezza”: a lanciare l’allarme è Erica Cassetta, segretario generale Cisl Scuola Umbria.
Come riporta oggi Il Corriere dell’Umbria, i numeri che fornisce, aggiornati al 10 luglio, sembrano avvalorare le sue parole. In Umbria sono 115.000 gli studenti distribuiti in 800 plessi. Le classi da sdoppiare sono il 17%, ossia 963. Per 76 di queste (l’8%) si dovrà trovare una collocazione esterna. Per l’Umbria sono stati inoltre richiesti 25.250 banchi monoposto. Lo sdoppiamento delle classi causa, evidentemente, una necessità di potenziare il personale. I 9.500 docenti attualmente in organico in questo contesto diventano assolutamente insufficienti a garantire una riapertura in sicurezza. Dovranno essere aumentati – secondo una stima del sindacato – di almeno il 15%. Si parla di almeno 1.500 posti in più”. Altro problema è quello dei trasporti. “A poco più di un mese dall’inizio dell’anno scolastico – evidenzia ancora Cassetta – resta da sciogliere il nodo trasporti che sta dando grandi preoccupazioni sia ai dirigenti scolastici che alle famiglie”. Silvio Improta, dirigente scolastico dell’Istituto tecnico, economico e tecnologico “Aldo Capitini” di Perugia e reggente del Liceo scientifico “Alessi” spiega che proprio quella dei trasporti, al momento, è la questione che desta più grandi perplessità. “Stiamo mettendo a punto l’organizzazione complessiva e, una volta avute conferme sugli organici, dovremmo riuscire ad essere pronti per la ripresa. Ma la questione trasporti è fondamentale da risolvere. Noi abbiamo studenti che arrivano da tutta la provincia, non possiamo prevedere ingressi scaglionati se abbiamo rassicurazioni sul trasporto pubblico. Forse sarebbe necessario un confronto tra Ufficio scolastico e Regione”.
“Il problema è stato sollevato anche in sede di conferenza Stato-Regioni e i rappresentanti di Emilia Romagna e Campania si sono fatti sentire quanto noi – dice l’assessore regionale ai trasporti, Enrico Melasecche – come possiamo intervenire se non abbiamo indicazioni dal governo? A oggi, se dovessimo rispettare il distanziamento sociale e se dovessimo prendere come buona l’ipotesi dei doppi turni, non basterebbero tutti i pullman pubblici a disposizione nella regione, una follia”.