Oltre mille insegnanti umbri nel limbo dopo lo stop del concorso straordinario della scuola decretato dal nuovo Dpcm.
Come riporta oggi Il corriere dell’Umbria, l’Ufficio scolastico regionale ha già provveduto alla sospensione di tutte le prove scritte che erano state programmate tra il 5 e il 16 novembre. “Il Ministero dell’Istruzione procederà a una nuova calendarizzazione delle predette prove”, evidenzia in un avviso. Dei mille docenti, 478 si erano candidati per le scuole della regione, 598 sono divisi tra Toscana e Lazio.
A più riprese i rappresentanti delle diverse sigle sindacali avevano chiesto al ministero di cambiare le modalità di svolgimento del concorso iniziato il 22 ottobre proprio perché “inappropriate” in tale contesto di emergenza sanitaria. Ma dall’altra parte è stato un muro.
Alla pari del concorso straordinario, riservato ai docenti della scuola secondaria, anche quello per la specializzazione sul sostegno si sta trasformando in un percorso selettivo sempre più contraddittorio e a ostacoli, secondo quanto riferisce Marcello Pacifico, presidente Anief (l’Associazione nazionale insegnanti e formatori). “
Intanto, sono 63 mila gli studenti umbri (tra scuole medie e superiori) che stanno facendo lezione a distanza. “Vogliamo e dobbiamo tornare al più presto in presenza”, ha ribadito la segretaria regionale Cisl Scuola, Erica Cassetta. Sabato mattina studenti e insegnanti faranno lezione, per protesta, in Piazza Italia, di fronte Palazzo Cesaroni. “Chiediamo a gran voce che si garantisca finalmente e pienamente il diritto allo studio e a tutti, nelle scuole di ogni ordine e grado – dicono dall’associazione Altra scuola – Questo momento di didattica a distanza, nelle sue profonde contraddizioni e difficoltà, va superato al meglio e deve essere l’occasione di un profondo rifinanziamento e potenziamento di tutti i livelli della scuola”.