La società Gest, che fa parte della Gesenu, ha vinto a suo tempo l’appalto del valore di un miliardo di euro ed ora presenta il conto ai comuni del perugino di cui cura la raccolta, da Todi a Perugia fino ad Assisi.
Infatti l’assemblea dell’Auri non ha potuto dare il via libera ai piani economico-finanziario dei comuni sub ambito 2 perché i sindaci non se la sono sentita di presentare ai propri cittadini una vera stangata altrimenti ne subirebbero la rivolta stile gilet gialli.
Non stiamo parlando di qualche euro per l’indifferenziata; vediamo di cosa si tratta: per il conferimento in discarica dei rifiuti la Gest ha chiesto 199 euro a tonnellata, Auri ha riconosciuto 183, cioè 27 in più rispetto all’anno scorso e una crescita del 27%!
I sindaci del sub ambito 2 si rivedranno con Gest lunedì prossimo per vedere se ci sono i margini di contrattazione, ma il divario è troppo grande quindi ci saranno sicuramente conguagli per le bollette delle Tari, anche quelle a zero variazioni rispetto al 2018.
Va all’attacco l’Osservatorio Borgogiglione sull’ipotesi di acquisto da parte di Gesenu della partecipazione nel biodigestore di Nera Montoro e in una riunione con il vice sindaco Barelli non hanno nessuna rassicurazione su questo nuovo esborso.