Le previsioni economiche della Ue sull’Italia “ci hanno smentito in meglio”, ma comunque si tratta “di un rimbalzo rispetto ai 9 punti persi l’anno scorso, quindi dobbiamo tenerne conto, ce ne restano altri 4 da recuperare. Nel terzo trimestre dell’anno prossimo torneremo ai livelli di crescita pre-crisi”: lo ha detto il ministro dell’economia Daniele Franco al termine dell’Ecofin.
E in questo quadro l’Umbria si allinea perfettamente ai valori nazionali, recupera 4 punti di Pil.
A sottolinearlo è stata la presidente della Regione, Donatella Tesei, illustrando in Assemblea legislativa lo stato di attuazione del programma di governo. La regione nel 2020 ha, infatti, registrato un calo del -9% del Prodotto interno lordo riallineandosi così alla diminuzione subita dal Pil nazionale di 8,9 punti.
“A febbraio – ha ricordato – le stime lo vedevano a -13%, contro l’8,5% dell’Italia. Oggi possiamo dire di aver avuto ragione noi e le nostre politiche economiche 2020, con un’Umbria che presenta una contrazione di Pil allineata con quello dell’Italia. Una novità per una regione costantemente indietro rispetto alle dinamiche economiche”.
La relazione, presentata in aula è stata l’occasione per fissare cosa è stato fatto, dove si deve andare ad incidere nel futuro prossimo e gli effetti positivi delle operazioni portate a termine. Tutto questo senza dimenticare il dramma del Covid e della crisi economica conseguente. Promossa dalla Governatrice l’operazione recupero risorse da destinare ad economia, welfare e famiglie.
“Abbiamo puntato a rimodulare i costi e a riorganizzare i servizi – si legge nella relazione – per recuperare risorse per famiglie ed imprese colpite dagli effetti della pandemia. È stato un grande risultato riuscire a rimodulare le risorse comunitarie non spese, trasformando un problema atavico in una grande opportunità. Abbiamo speso 148,5 milioni di euro, il 126 per cento del target da raggiungere al 31 dicembre 2020. L’efficacia dell’azione di governo è dimostrata dalla tenuta del Pil, pur nella sua ovvia discesa. A febbraio il Pil dell’Umbria veniva stimato a meno 13 percento, contro un meno 8 di quello nazionale. Oggi possiamo dire di aver avuto ragione noi, con una contrazione del Pil allineata con quella nazionale. La scelta del 2020 di misure che non lasciassero indietro nessuna è stata corretta”. Ora però è necessario, secondo la Presidente, puntare su imprese e occupazione per far ritornare in positivo il Pil regionale e quindi bisogna selezionare le risorse verso obiettivi precisi.
Nel 2020 sono state avviate iniziative per turismo e cultura, che hanno portato risultati positivi e tangibili con un incremento del turismo, ad oggi, di oltre il 20 percento. E’ stato investito in diritto allo studio ed edilizia scolastica. Portato a 4,2milioni il Prina per dare sostegno alle disabilità gravi e gravissime. Creata una app regionale per il
Pronto soccorso, che consente ai cittadini di scegliere la struttura più accessibile e più adatta all’emergenza in corso. La ricostruzione è ripresa, dopo le macerie rimaste in strada a 4 anni dal sisma. La Regione ha incassato il fondo speciale per lo sviluppo economico del cratere, che dovrebbe valere per l’Umbria 600milioni di euro.
Per il futuro c’è molto da fare su sanità, trasporti e rifiuti, tutti ambiti molto complessi e con molte problemi da risolvere. “Abbiamo gettato le basi per molti interventi, per l’istruzione, per le imprese. Il futuro è pieno di occasioni per la nostra regione: grazie ad azioni mirate e all’individuazione delle prospettive per il futuro, riusciremo a soddisfare le esigenze di cittadini ed imprese”: ha concluso la Tesei.