L’Umbria si prepara ad accogliere i primi trenta profughi afghani già atterrati in Italia e attualmente sottoposti a regime di quarantena. Delle cinque famiglie attese per fine agosto, tre verranno dislocate nella provincia di Perugia e due in quella di Terni.
L’assessore ai Servizi sociali del Comune di Perugia, Edi Cicchi, si è detta pronta a fare la propria parte. “Abbiamo già dato la disponibilità di due appartamenti per accogliere altrettante famiglie, per un totale di tredici persone – ha spiegato – E’ fondamentale, però, che venga ampliato il sistema Sai che è già collaudato e potrà garantirei necessari strumenti di supporto per l’integrazione. Accogliere queste persone, in un momento così drammatico per il loro Paese, è un dovere e farlo non ci spaventa. Abbiamo l’esperienza e l’organizzazione necessaria per farlo ma servono le risorse”.
Intanto è arrivato dal prefetto di Perugia, Armando Gradone, l’invito ai Comuni a non tirarsi indietro nell’accoglienza. Qualora vengano individuati alloggi autonomi gratuiti, la Prefettura si è resa disponibile a stipulare un apposito protocollo d’intesa anche per coprire i costi dei servizi che si renderanno necessari.