Le voci che si rincorrono di ristrutturazioni e cambio di produzioni da parte della Nestlè nello stabilimento umbro avevano messo in allarme i sindacati e la parlamentare umbra del Movimento 5 Stelle Tiziana Ciprini ha chiesto alla proprietà lumi sui piani di investimento e di mantenimento dei livelli occupazionali della Perugina.
Era stato anche chiesto l’intervento del Governo per definire quali fossero le reali intenzioni della Nestlé, a garanzia dei livelli occupazionali a seguito di voci di programmi non del tutto chiari.
A stretto giro di posta è arrivata una risposta rassicurante da parte di Manuela Kron, direttore corporate affairs del Gruppo Nestlé: “La Perugina di San Sisto non subirà contraccolpi negativi dalla dismissione di alcuni marchi marginali e ormai “fuori moda”. Volumi che anzi saranno recuperati ampiamente da nuove produzioni più. trendy, come il KitKat o il Tartufo, linee di cui è previsto addirittura il raddoppio. Le previste dismissioni di volumi marginali sono ampiamente recuperate dall’incremento dei volumi di altre referenze e dall’arrivo a San Sisto di nuove produzioni, e che i prodotti, in calo fisiologico da anni, rappresentano una “vecchia guardia” sempre meno interessante per i gusti in costante evoluzione dei consumatori. Rassicuriamo comunque fin da ora, confermando che nessuna delle linee produttive esistenti verrà smantellata, e che abbiamo allo studio nuovi progetti che potranno ulteriormente accrescere i volumi complessivi della fabbrica. Vecchi prodotti lasceranno, nuovi prodotti già arrivano, in un auspicabile dinamismo di marca di cui Luisa Spagnoli stessa sarebbe fiera, da grande innovatrice quale era.”