Iniziano ad arrivare con cadenza giornaliera, sia i ventilatori per le terapie intensive per alcuni presidi e per il personale degli ospedali. Ancora ritardi, invece, per i reagenti utili per fare i tamponi (dovevano arrivare mercoledì) tanto che la Regione ha chiesto, tramite la Protezione civile nazionale, se altre regioni sono in grado di prestare una parte delle loro dotazioni.
Arrivano anche le mascherine. Ma in maniera particolare.
Il Messaggero Umbria riferisce dell’operazione portata a termine dall’Agenzia delle Dogane che ha intercettato un carico di oltre 80mila mascherine ffp2 destinate a un’azienda umbra che doveva commercializzarle.
Come prevedono le norme legate all’emergenza Covid-19, una volta intercettate le mascherine sono state requisite e date alla Protezione civile. I quasi 150 cartoni con il carico sono stati ritirati dal personale della Protezione civile regionale e sono arrivate al Centro operativo regionale della Prociv di Foligno da dove sono state inviate agli operatori che ne hanno bisogno, ospedali in testa.
L’azienda che si è vista requisite il carico non rimarrà con le tasche vuote ma si vedrà pagare l’importo della merce al prezzo che paga il Dipartimento della Protezione civile quel tipo di mascherine .
Intanto giovedì mattina sono stati consegnati altri tre ventilatori. Negli ultimi due giorni la Protezione Civile regionale ha ricevuto anche ulteriori quantitativi di dispositivi di protezione individuale: 35 mila mascherine chirurgiche; 10 mila mascherine montarsi o; 16 mila 100 mascherine ffp2; 120 mascherine ffp3; 80 mila copri scarpe; 24 mila copricapo; 75 mila guanti lattice; 280 tubi endotracheali; 3 monitor multiparametnci. Da due giorni, su iniziativa della Protezione Civile regionale, il trasporto di tutti i materiali sanitari e dispositivi di protezione individuali che viene assegnato all’Umbria da parte del Dipartimento nazionale della Prociv, awiene con l’ausilio di un elicottero dell’Esercito.