di Francesco Castellini – Ebbene sì, in tempi di Coronavirus anche l’eros è stato contagiato. Provocando nella sfera intima di molte coppie una vera e propria battuta d’arresto.
A segnalare un brusco e diffuso calo della libido è una recente ricerca promossa da Durex, nell’ambito della campagna Safe is the New Normal.
In base a tale studio – condotto su un campione di 500 italiani tra i 16 e i 55 anni – l’83% degli intervistati ha avvertito, durante in questo lasso di tempo un calo del desiderio sessuale, e soltanto una esigua percentuale ha affermato di aver mantenuto, fra le lenzuola, la stessa attività del periodo pre-Covid.
Tra le principali motivazioni espresse a giustificazione di questo importante decremento, sono emerse: ansia, paura del contagio, generale stato di tristezza e/o presenza di situazioni di difficoltà emotive.
Ma ad influire è stata anche la presenza di bambini in casa (nel caso di coppie consolidate), l’interruzione dei movimenti e l’obbligo del distanziamento sociale.
«La pandemia ha generato effetti psico-sessuali a breve e lungo termine» – spiega la dottoressa Sonia De Balzo, sessuologa e specialista in Psicologia clinica e dello sviluppo dell’ospedale Domenico Cotugno di Napoli, che ha contribuito alla ricerca, insieme al dottor Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Luigi Sacco di Milano, il dottor Alberto Venturini, psicoterapeuta cognitivo dell’ospedale Galliera di Genova, e la dottoressa Alessandra Scarabello, dermatologa dell’ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma.
Si è dunque riscontrato in particolare, con l’aumento dei sentimenti di ansia, ossessività, compulsività per il contagio ed effetti simil-depressivi che “si sono drasticamente ridotte tutte le pratiche sessuali (compreso il petting) con i partner occasionali ma anche con il partner stabile”.
I single sono stati sicuramente i più colpiti dagli effetti della pandemia.
Un’altra categoria che ha risentito di un impatto importante è quella dei partner non conviventi che durante il lockdown hanno vissuto un calo delle attività sessuali del 98%. Nella quarantena non si sono invece registrate particolari variazioni circa le attività sessuali praticabili in autonomia. Molto diverso lo scenario per le coppie conviventi che hanno visto un cambiamento radicale nelle abitudini sessuali. Nel 65% dei casi, i partner conviventi hanno vissuto un calo delle attività sessuali, con una riduzione del desiderio del 62% e della soddisfazione sessuale, diminuita dal 73% al 58%, mentre l’insoddisfazione è salita dal 17% al 22%.
L’Istat ha inoltre stimato conseguenze sulla natalità che vedrà un nuovo crollo delle nascite. “Ma con il vaccino anti-Covid tornerà il desiderio sessuale, ricominceremo ad amare e a fare sesso. Prevedo un autunno caldo”: sono queste le parole di Emmanuele Jannini, docente di Sessuologia medica presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e autore del libro “Uomini che piacciono alle donne” (Sonzogno).
Il professore commenta così ad HuffPost il calo di libido che sembra aver colpito il mondo intero in seguito alla pandemia: «Chiusi in casa con i figli, tra smart working e didattica a distanza, abbiamo detto addio alla nostra vita sessuale. Ci sono mancati momenti per noi stessi, ci sono mancate le occasioni per uscire, per conoscere qualcuno, per passare una notte di follia. Il vaccino rappresenterà una vera e propria liberazione: la fine della galera sessuale e sentimentale. Il desiderio ritornerà e, citando Lucio Dalla, “si farà l’amore ognuno come gli va”».
Umbria Settegiorni n. 4 | giugno 2021