Il fondo di gestione del complesso immobiliare di Monteluce giorni fa aveva scritto alle ditte creditrici informandole dell’entrata di un nuovo operatore finanziario pronto e immettere liquidità. A patto però che le imprese avessero rinunciato ad una parte del credito maturato per i lavori eseguiti e mai pagati.
Si tratta di trentanove società riunite nel Consorzio Monteluce che devono ancora riprendere tre milioni di euro per gli interventi effettuati.
La lettera firmata Bnp Paribas, il soggetto gestore del fondo, è del 2 novembre.
Questa operazione secondo Bnp Paribas “avrebbe le caratteristiche utili per riavviare l’attività e le opere necessarie e propedeutiche alla miglior valorizzazione dei beni immobili del fondo e, pertanto, potenzialmente idonea a superare l’attuale situazione di difficoltà”.
E qui arriva la proposta di saldo e stralcio alle aziende che ancora devono vedere un euro. La lettera si conclude con una previsione funesta: “In assenza di quanto sopra non è possibile formulare valutazioni sulla continuità operativa del fondo stesso”.
Ma tale proposta è stata rinviata al mittente.
Mario Riccioni, rappresentante delle imprese che fanno parte del Consorzio Monteluce, comunica l’assoluta contrarietà ad accettare il saldo e stralcio a queste condizioni.