Una protesta pacifica si è svolta domenica pomeriggio in due punti diversi, a Collestrada e a Madonna del Piano, per dire no al cosiddetto “Nodo di Perugia”.
Si tratta di un progetto vecchio di 20 anni, una variante di 7 km, che secondo Simonetta Cianetti, presidente del comitato Salviamo Collestrada, avrebbe un impatto ambientale grave che non risolverebbe in alcun modo il problema del traffico nel tratto Collestrada-Ponte san Giovanni.
“Salviamo Collestrada”. È quanto hanno ripetuto alcune centinaia di persone che ieri pomeriggio si sono ritrovate a Collestrada e Madonna del Piano.
“Siamo oltre 25 associazioni – dice Luciana Renzini, Fondatrice del Comitato Salviamo Collestrada- ma continuano ad arrivare adesioni, dentro c’è il FAI, Italia Nostra, Legambiente, il WWF, e altre associazioni sensibili alle tematiche dell’ambiente, oltre alle 50/60 imprese familiari al di là del Tevere che sarebbero danneggiate. Una petizione che ha raccolto 5000 firme nella petizione Salviamo Collestrada. Tutti partendo da posizioni diverse siamo riusciti a forza di studiare e capito insieme la preziosità di questo territorio che non è un territorio normale, ma non lo facciamo per Collestrada, abbiamo capito che Collestrada è l’Umbria è l’Italia”.